Il Museo Archeologico di Odessa conserva una splendida collezione egittologica, l’unica in tutta l’Ucraina e parte della più grande collezione di fonti sulla storia antica della costa settentrionale del Mar Nero. Nella terribile tragedia che sta colpendo l’Ucraina, gli egittologi di tutto il mondo temono – ovviamente in secondo piano – anche per la perdita della collezione del Museo e dichiarano la necessità di metterla in salvo.
Il Museo è stato fondato nel 1825 dal famoso studioso I.A. Spempkovsky che ha composto il rapporto “Pensieri sulla ricerca delle antichità nella regione della Novorossia”. Il rapporto venne inviato a M.S. Vorontsov, l’allora governatore della regione, che ha poi presentato una petizione allo zar Alessandro I chiedendo il suo permesso per l’istituzione dei musei a Odessa e Kerch. Il permesso reale fu concesso e il 21 agosto 1825 il Museo delle Antichità di Odessa fu aperto al pubblico.
L’attuale collezione ospita circa 170mila reperti: in parte sono la traccia della storia dell’Ucraina meridionale dalla Preistoria al Medioevo, in parte sono evidenze archeologiche della Grecia, Roma, Cipro e dell’antico Egitto, tra le quali figura anche una collezione Numismatica e toreutica di circa 55mila elementi.
La collezione egizia comprende sarcofagi in pietra e legno altamente decorati, mummie, papiri, vasi, oggetti della vita quotidiana e corredi funerari, alcuni dei quali provenienti da Deir el-Bahari. Nel 1825 vennero donate al Museo Archeologico numerose antichità egizie da parte di I.P. Blaramberg, uno dei fondatori del Museo; la collezione si è ulteriormente ampliata attraverso donazioni e acquisizioni e attualmente conta oltre 400 pezzi che coprono i periodi della storia dell’antico Egitto dal periodo predinastico fino al periodo di Tolomeo.