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Interno della piramide di Unas

Il ministro delle Antichità Dr. Khaled El-Enany ha riaperto ieri sera (giovedì 26 maggio), dopo venti anni dalla sua chiusura al pubblico, la piramide di Unas e con essa, per la prima volta, sarà possibile visitare anche tre tombe dell’Antico e Nuovo Regno della necropoli di Saqqara: Ankh-Mahor, Nefer-Seshem-Ptah e Nemty-Umes.

La piramide di Unas è l’ultima delle piramidi edificate nella V dinastia. Nonostante le sue piccole dimensioni, è considerata una delle più importanti piramidi egizie in quanto è la prima struttura in cui sono stati iscritti i Testi delle Piramidi, formule di carattere funerario e religioso che avrebbero permesso la resurrezione del defunto tra le stelle imperiture. Il famoso egittologo francese Gaston Maspero fu il primo ad entrarvi nel 1881, ma a causa della forte umidità presente al suo interno, davvero dannosa per il mantenimento della camera sepolcrale, la piramide è stata chiusa nel 1996 con la speranza di poterla conservare nel miglior modo possibile. Per diminuire il tasso di umidità ed il calore presenti, all’interno della struttura sono stati inseriti dispositivi per il controllo di questi agenti, un’attenzione particolare è stata rivolta anche all’illuminazione, fornita da luci a led. L’ingresso della piramide si trova a nord e da lì un corridoio conduce al vestibolo. Il corridoio termina con tre saracinesche che avrebbero dovuto bloccare l’accesso all’anticamera che a est conduce ai magazzini e a ovest alla camera sepolcrale dove è conservato il testo più antico mai ritrovato all’interno di una piramide.

Sempre nella necropoli di Saqqara si trovano le altre tre tombe oggetto dell’inaugurazione di ieri: la nuova apertura al pubblico.

Tra queste la famosa tomba di Ankh-Mahor, maggiormente conosciuta come “la tomba del medico” per le scene legate al modo della medicina rappresentate nel suo ingresso. Ankh-Mahor fu un sacerdote durante il regno di Teti, re della VI dinastia. La tomba è grande e si estende in diverse camere decorate che contengono quelle che sono tra le più importanti scene dell’Antico Regno, come ad esempio la famosa scena della circoncisione, oltre a scene di offerta e lavori nei campi.

Tomba di Ankh Mahor
Tomba di Ankh Mahor

La tomba di Nemty-Umes (Netjerwymes) fu scoperta nel 1996 dalla spedizione francese diretta da Alam Zivie. Dal suo ritrovamento sono subito iniziati i lavori di conservazione che hanno visto il consolidamento delle iscrizioni murali, il fissaggio del colore, l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione e la costruzione di un riparo sopra il cortile anteriore per proteggere la tomba e le iscrizioni. I lavori sono terminati nel 2003 e da allora non era mai stata accessibile al pubblico. La tomba risale al regno di Ramesse II, faraone della XIX dinastia (Nuovo Regno). Il suo proprietario aveva servito Ramesse il Grande come inviato di pace curando le relazioni con il regno Ittita. La sepoltura è costituita da un cortile anteriore dove sono presenti due pilastri recanti iscrizioni e dove il titolare della tomba è raffigurato in posizione di culto. Nel muro occidentale si possono ammirare scene colorate di vita quotidiana e rituali religiosi tipiche dell’arte ramesside. Dal cortile si accede ad una camera intagliata nella roccia, dove al suo interno è visibile una statua della dea Hathor rappresentata con il faraone menzionato tantissime volte nella tomba.

Nefer-Seshem-Ptah, invece, era il supervisore della Grande Corte. La sua tomba è relativamente piccola, ma conserva ancora delle belle scene di vita quotidiana. Un’attenzione particolare la merita la falsa porta presente nella struttura, davvero unica.

Alla cerimonia di apertura hanno partecipato numerosi direttori delle missioni straniere ed egiziane, delegazioni degli istituti archeologici stranieri presenti in Egitto e alti funzionari del Ministero delle Antichità, tra cui il dottor Mahmoud Afifi, direttore del settore antichità dell’Antico Egitto; l’Ing. Waadalla Abu el-Ela, responsabile del settore Progetti e il Dr. Hesham Elleithy, direttore generale del Centro Documentazione Antichità. Il Dr. El-Enany ha sottolineato che questa apertura evidenzia la fruttuosa cooperazione bilaterale tra il Ministero delle Antichità e le missioni straniere ed egiziane che lavorano in Egitto, precisando che ulteriori cooperazioni sono già state programmate per il futuro e che le aperture sono avvenute secondo il piano del Ministero che prevede di aprire diversi siti archeologici e nuove attrazioni turistiche al fine di ripristinare l’industria del turismo in Egitto.

Testi delle Piramidi

Di fronte alla piramide di Unas un momento di raccoglimento: candele accese per commemorare le anime delle vittime del volo Egypt Air MS804.

Credits: Ministery of Antiquities, Cairo.

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