In occasione dell’anno Iacobeo, la mostra “Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico” consente di immergersi per la prima volta nello straordinario panorama delle arti a Pistoia tra il XII e il XV secolo. La mostra è stata organizzata da Pistoia Musei e curata da Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola e sarà visitabile fino all’8 maggio 2022 presso l’Antico Palazzo dei Vescovi e il Museo Civico di Pistoia. La mostra è organizzata da Pistoia Musei, sistema museale promosso da Pistoia Musei & Cultura Scrl, società strumentale di Fondazione Caript.
Tutto parte dal 1140, quando il vescovo Atto riesce a far arrivare a Pistoia le reliquie di San Jacopo, inserendo in questo modo la città tra le più importanti rotte europee di pellegrinaggio e rendendola un importante polo commerciale e artistico. Successivamente si passa al Duecento, con Pistoia al centro del panorama internazionale di arti figurative, e al Trecento quando presenze illustri si recano proprio a Pistoia per apprendere le arti. Non va dimenticato che anche tra il XIV e XV secolo, quando ormai la città è sottomessa al dominio fiorentino, mantiene i suoi caratteri distintivi nel panorama della pittura toscana.
Durante tutto questo periodo la città ha goduto della presenza di committenti molto lungimiranti e illuminati, che hanno attirato gli scultori Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano, i quali hanno creato proprio a Pistoia alcuni capolavori della storia dell’arte italiana. Visibile è anche l’altare di san Jacopo, testimonianza della qualità della lavorazione dei metalli preziosi, imitata a livello internazionale. Tra le sessanta opere esposte vi è spazio anche per la miniatura, grazie all’attività della bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano e alle illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini nella Divina Commedia conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli.
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Alla fine del XII secolo sono in città anche due personalità di primo piano della pittura: il Maestro del Crocifisso n. 434 degli Uffizi, sulla cui attività dovette formarsi Coppo di Marcovaldo, e il Maestro di Santa Maria Primerana. Inoltre, si ha la possibilità di ammirare la “Maestà e angeli” di Pietro Lorenzetti, proveniente dagli Uffizi, restaurata per l’occasione.
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L’obiettivo della mostra, oltre a presentare un percorso alla scoperta della Pistoia medievale, è anche quello di mostrare la fitta trama di relazioni che legano i capolavori ai luoghi in cui sono conservati: infatti, con l’acquisto del biglietto della mostra sarà possibile visitare le chiese di Sant’Andrea e San Giovanni Fuorcivitas, la cattedrale di San Zeno, le chiese di San Bartolomeo in Pantano, San Paolo, San Domenico, San Francesco, la chiesa del Tau e il Battistero.
Inoltre, in occasione della mostra, Pistoia Musei si è occupata dei restauri di sedici opere tra sculture, pitture e miniature, in prestito da importanti istituzioni toscane e nazionali.