Con Campania by night al via i percorsi nella Villa di Poppea ad Oplontis

0
1807

Si inaugura domani alle ore 19.45 “Campania by night. Archeologia sotto le stelle” negli scavi archeologici di Oplontis, Torre Annunziata, con sfondo la bellissima scenografia della Villa di Poppea, così chiamata perché tra le proprietà della seconda moglie dell’imperatore romano Nerone. Il progetto, realizzato dalla Regione Campania e curato da SCABEC in collaborazione con il MIBACT, prevede una serie di visite in notturna nei posti più suggestivi dell’archeologia campana.

Dopo il grande successo della manifestazione a Pompei – i numeri registrano oltre 5400 presenze in 12 serate – sarà la villa di Poppea ad ospitare per le serate del 6,7,13 e 14 settembre visite guidate e iniziative animate dallo spettacolo prodotto per l’occasione “Nerone e le imperatrici”.

Uno spettacolo che introduce i visitatori alla scoperta di uno dei siti più affascinanti e preziosi dell’area archeologica vesuviana, con musica, danza e recitazione e che trascinerà il pubblico alla scoperta di storie e miti di duemila anni fa.

La villa di Poppea è inserita nella lista UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, è una grandiosa costruzione residenziale della metà del I secolo a.C., poi ampliata in epoca claudia. Essa è stata attribuita a Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone, per la presenza di un’iscrizione su un’anfora indirizzata a Secundus, liberto di Poppea. In ogni caso la villa doveva appartenere al ricco patrimonio della famiglia imperiale che, come molti aristocratici, amava in particolare la costa vesuviana per costruirvi residenze di otium e villeggiatura. La Villa durante l’eruzione del 79 d.C. era disabitata, non vi erano suppellettili nelle stanze, né vasellame in cucina.

Materiali edili per la ristrutturazione vennero rinvenuti sparsi negli ambienti, probabilmente per riparare i danni causati dai vari terremoti nell’area. La villa, oltre ad essere immersa in ampi giardini, si dota anche di un complesso termale e non mancano nemmeno degli ambienti per la pigiatura dell’uva e la produzione del vino. La decorazione pittorica, con finte porte e colonne, è correlata all’architettura reale, creando così giochi prospettici, corrispondenze fra reale ed immaginario. Numerosi e di grande qualità i particolari delle decorazioni pittoriche, costituiti da maschere, cesti di frutta, fiaccole, uccelli.

La villa era originariamente adorna di numerose sculture, in prevalenza copie romane di originali di ambito ellenistico del III-II secolo a.C. La zona orientale è quasi interamente scavata , mentre quella occidentale non è stata del tutto posta in luce per la presenza della strada moderna e di un edificio militare, l’ antica Real Fabbrica d’Armi.

“Campania by night. Archeologia sotto le stelle” è un progetto finanziato dalla Regione Campania, promosso e organizzato dalla Scabec Società Campana Beni Culturali.

Costo del biglietto per la Villa di Poppea € 12

Costo del biglietto per il Gran Cono del Vesuvio € 15

Per i possessori di Campania>artecard rispettivamente € 10 e € 12

Info e prenotazioni 800 600 601 oppure da cellulari e estero +39 081 19737256

Tutte le informazioni sono su www.campaniabynight.it

GALLERY:

:

Advertisement
Articolo precedente“Missione Egitto 1903 – 1920. L’avventura archeologica M.A.I. raccontata”: al Museo Egizio la mostra è prorogata fino al 14 gennaio 2018
Prossimo articoloFundraising Parco Archeologico di Paestum: nasce il circolo di Athena
Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here