Ercolano: riapriranno 6 importanti domus chiuse dagli anni 80

La manutenzione programmata del Parco Archeologico di Ercolano è finalmente realtà: è stato firmato il contratto di manutenzione ordinaria dei resti archeologici per tre anni (2018-2020) grazie alla quale il Parco si pone all’avanguardia in Italia mettendo in pratica un processo di manutenzione programmata completo. L’area archeologica è contemporaneamente interessata da alcuni importanti interventi di restauro di strutture e apparati decorativi: il cantiere della Casa del Bicentenario è già in fase avanzata; sono in fase di attuazione le gare per l’area dell’Antica Spiaggia, per la progettazione del consolidamento e della sistemazione idrologica della Villa dei Papiri, infine il restauro di sei tra le più importanti domus di Ercolano. Così, tanto la Casa del Bicentenario quanto le sei domus, chiuse dagli anni 80 del secolo scorso, saranno presto accessibili.

Aida al Regio. L’Egitto va in scena con una mostra fotografica

Nell'ambito delle iniziative organizzate da UniVerso in occasione della grande mostra "Aida, figlia di due mondi" allestita al Museo Egizio, venerdì 8 aprile verrà inaugurata la mostra fotografica "L’Egitto in scena. Aida al Regio". Un racconto per immagini di quattro allestimenti messi in scena nel nuovo Regio di Carlo Mollino, dal 1973 a oggi.

Il Museo Salinas di Palermo ospita Pompei

Cosa lega Palermo a Pompei? Forse non tutti sanno che queste due città sono unite da una lunga tradizione che dura da oltre un secolo e mezzo, Palermo ospita infatti nel Museo Salinas reperti pompeiani di straordinario rilievo scientifico, dono dei Borboni, in particolare di Francesco I e Ferdinando II , tra cui spiccano l’intero corredo della domus di Sallustio, di cui godono particolare risalto il gruppo bronzeo di Eracle e la cerva e una serie di suppellettili in bronzo che sono state prestate in occasione della mostra “Nutrire la città. A tavola nella Palermo antica”.

Vita di Aaron. Un viaggio nell’estremo sud dell’Egitto

Questo testo – noto anche, impropriamente, come Storia dei monaci presso Siene o con titoli simili - è il resoconto di un viaggio compiuto da un certo Papnute (o Paphnutius, papnoute) fra i monaci dell’estremo sud dell’Egitto per darne notizia ai fratelli del nord. Da un punto di vista letterario, il testo è basato sul sistema dei racconti ad incastro, nel quale cioè si riportano parole di una persona, la quale racconta a sua volta di un’altra persona, la quale riferisce di una terza e così via. Capita spesso che un discorso, iniziato alla terza persona, come racconto indiretto, passi alla prima persona, diventando diretto, magari solo per poche frasi, e poi torni alla terza persona, senza alcuna segnalazione per il lettore (tranne rari casi).

Reperti del III sec. a.C. nel mare di Pantelleria

Un team nutrito di esperti e una collaborazione che dura dal 2011 sta portando a termine la seconda fase di valorizzazione e fruizione dei...

Un “mastro dell’oro” di 3400 anni fa sepolto lungo il Nilo

Sull’isola di Sai, un’isoletta formatasi lungo il tratto del Nilo che attraversa il Sudan settentrionale, è stata scoperta una tomba di 3.400 anni fa contenente i resti di più di una dozzina di persone probabilmente mummificate; tra di esse un “mastro dell’oro”. Nell’isola nubiana, che ospitava un insediamento egizio, era attiva infatti una miniera d’oro.