Una scena nilotica di carattere erotico dalla Casa del medico di...
I paesaggi nilotici venivano utilizzati dai pittori come sfondo per le loro scene suddivise in due filoni ben distinti tra loro: quelli che rispecchiavano la realtà e quelli ispirati ai pigmei. Quella in mostra è una delle tre lastre dipinte sui muretti del peristilio della Casa del Medico a Pompei e rappresenta un gruppo di pigmei occupati in varie attività
L’Afrodite “ritrovata”. La statua presentata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Potremmo dire un’Afrodite ritrovata due volte quella che ieri è stata presentata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, da una parte l’accurato restauro che l’ha riportata all’antico splendore e dall’altra lo studio approfondito della statua che ha portato al cambio della sua identità: un’errata interpretazione aveva infatti attribuito questa scultura in marmo a Leda.
Bovino. Da antico centro daunio a “uno dei borghi più belli...
Quest’area della Puglia, che pare appositamente allestita per creare suggestione, offre incredibili possibilità per un viaggio che si voglia affrancare dai più consueti e frequentati centri turistici. Sarà sufficiente raggiungere uno qualsiasi dei borghi e – come avviene per le cose che ci piacciono – uno tirerà l’altro, sul filo di itinerari che non mancheranno mai di stupirci. E’ la Capitanata!
Tiglath Pileser I. Annali
Gli Annali di Tiglath-Pileser I, fondatore del primo e vero impero assiro, contengono la narrazione degli eventi militari del regno, fino all’anno IV-V; essi furono scritti su quattro prismi ottogonali uguali, sepolti poi ai quattro angoli del grande tempio di Adad ad Assur. Tiglath-Pileser I è anche il primo fondatore di una biblioteca di cui conosciamo il nome. Tra le rovine del tempio di Assur nella città di Assur, gli archeologi hanno trovato numerose tavolette, parte di una biblioteca che risulta essere stata messa insieme durante il regno di Tiglath-pileser I, forse quando era ancora principe ereditario.Ad essa possono essere attribuite, con un buon grado di certezza, circa cento opere. La collezione è stata continuata da Tukultī-Ninurta II (890-884 a.C.), anche se i dati archeologici di cui disponiamo al riguardo sono limitati.
I marmi nei luoghi pubblici e nelle case di Pompei
“Il soprintendente di Pompei, Amedeo Maiuri, voleva rivestire di marmo i gradini del Teatro Grande, come lo erano i primi tre o quattro, gli...
Ancora reperti rubati restituiti all’Italia
Il manoscritto miniato, noto come Codice D, è stato creato tra il 1335 e il 1345. In data ignota e’ stata rimossa una pagina con la lettera iniziale “L”, raffigurante Santa Lucia. Nel 1952 la pagina è stata acquistata, in buona fede, dal Cleveland Museum of Art, dopo che era stata etichettata in maniera errata. La pagina mancante e’ stata rinvenuta molti anni dopo da storici dell'arte in un catalogo on-line. La pagina verrà dunque restituita al suo paese d'origine in tempo per la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre.


















