Il papiro Louvre-Carlsberg svela nuovi segreti sulla mummificazione nell’antico Egitto

Analizzando un papiro medico di circa 3.500 anni e appartenuto per una metà al Museo del Louvre e per l’altra metà alla Collezione di Papiri Carlsberg dell'Università di Copenhagen, da qui il nome “papiro Louvre-Carlsberg”, sono emerse novità davvero inaspettate sulle tecniche d’imbalsamazione utilizzate nell’antico Egitto. Infatti, grazie allo studio su questo prezioso manoscritto, sono state apprese nuove fasi e tecniche finora sconosciute. Ma non solo: siamo di fronte al più antico manuale sulla mummificazione mai scoperto finora.

La costruzione del tempio di Ningirsu

Desideroso di conoscere sempre più a fondo il magico e affascinante mondo delle lingue redatte in grafia cuneiforme, dopo aver studiato l’accadico ho deciso di rivolgermi pure al sumero; e così, procuratomi due o tre grammatiche e qualche eserciziario, mi sono studiato anche questa nuova lingua. È poi venuto come conseguenza naturale il desiderio di confrontarmi con un testo di “dimensioni” maggiori di quelli delle usuali tavolette d’argilla e la scelta è caduta sui Cilindri di Gudea, non fosse altro perché ero riuscito a procurarmi l’intero testo in cuneiforme.

Fayum, Egitto – Apre la piramide di el-Lahun

Nel Fayum si è assistito ad un nuovo taglio del nastro. Il ministro delle antichità egiziano, il dott. Khaled el-Anani, ha inaugurato l’apertura della piramide di el-Lahun, la suggestiva sepoltura che Senusert II, sovrano della XII dinastia conosciuto dai più con il nome di Sesostri II, si fece costruire dopo la salita al trono delle Due Terre nel 1895 (o 1885) a.C. (Medio Regno).

Hasna, la bellissima. Una stele funeraria fatimide al Museo Egizio di...

Dal 1 aprile 2015, con il nuovo allestimento del Museo Egizio di Torino, al termine del percorso museale è presente una vetrina dedicata al periodo islamico. Le stele oggetto dell'articolo, custodita presso il Museo Egizio di Torino. Ph/Generoso Urciuoli Una presenza insolita rispetto all’immaginario collettivo sulla storia dell’Antico Egitto, che porta però con sé un messaggio ben chiaro rivolto al grande pubblico: la storia e la cultura dell’Egitto non terminano con l’epoca faraonica.

Museo Egizio. Presidente e Consiglio esprimono al Direttore Greco solidarietà e...

La presidente Evelina Christillin e il Consiglio di Amministrazione esprimono al Direttore Christian Greco solidarietà e piena condivisione per la gestione dell’istituzione e le operazioni culturali condotte a partire dalla...

“Egitto, la culla delle religioni”, una mostra verso la tolleranza religiosa

In occasione del sesto anno dalla rivoluzione del 25 gennaio, al Museo Egizio del Cairo si inaugurerà stasera una mostra temporanea sulla tolleranza religiosa dal titolo "Egypt, the cradle of religions" (Egitto, la culla delle religioni), una collaborazione tra il Museo Islamico, il Museo Copto e il dipartimento di restauro dell’EMC, che per due mesi, presso la Sala 44 del museo di piazza Tahrir, mostrerà circa 70 reperti provenienti da questi musei e che faranno luce sulle religioni praticate in Egitto fin dai tempi antichi: dall'era del faraone monoteista Akhenaton alla comparsa del Giudaismo, del Cristianesimo e dell’Islam. Tra gli altri saranno esposti manufatti copti con iscrizioni islamiche, come il contrario, ovvero reliquie islamiche con influenze copte, proprio per mostrare come queste due grandi religioni in passato erano tolleranti tra loro e come si integravano nel tessuto sociale anche attraverso l’arte.