Segreti di bellezza nell’Antica Roma
Donne bellissime sin dall’antichità sono ricordate per il loro aspetto avvenente e sempre perfetto, ne è un esempio Cleopatra che più per la sua titolatura regale di sovrana d’Egitto è passata alla storia come femme fatale che conquistò uomini di potere come Cesare e Marco Antonio. E gli uomini, almeno quelli non troppo moralisti, non potevano che ammirare una donna bella e seducente
Nuove ipotesi sui tumuli di Verghina
Verghina è stata considerata a partire dal 1950, anno dell’individuazione di alcuni tumuli, sede della sepoltura dei dinasti della casa reale di Macedonia. La necropoli dell’antica capitale, Aigai, dal 1977 ha restituito una serie eccezionale di tombe attribuite a personaggi illustri della storia greca come Filippo II, e il fratellastro del più grande condottiero macedone Alessandro , Filippo III Arrideo.
La statua colossale di Costantino
Roma regala sempre delle bellissime emozioni, anche se si sceglie di visitare luoghi dove già siamo stati altre volte. Le scale che portano al Campidoglio rientrano tra questi luoghi e se la meta finale è la visita del più antico museo del mondo, lo stupore non mancherà di certo.
La visita ai Musei Capitolini inizia non appena si superano i necessari controlli – con tanto di metal detector per visionare l’interno di borse e zaini – e ci si trova nel Cortile del Palazzo dei Conservatori. Qui sono stati sistemati alcuni importanti reperti tra i quali, sul lato sinistro del cortile, i rilievi di alcune province romane provenienti dal tempio di Adriano a Piazza Pietra dove si identificano quella di Bitinia e d’Armenia.
Come funzionava una Fullonica
L’attività di una fullonica era una delle più redditizie per quanto riguarda l’economia dell'antica Pompei, diverse erano sparse per la città, ma le due più importanti si trovavano su due degli assi viari principali: via dell’Abbondanza e via Stabiana che ci permettono di conoscere anche i nomi dei proprietari, Stephanus e Veranius Hypsaeus. Ma cos’è una fullonica? Oggi potremmo chiamarla “lavanderia”, ma l’articolazione interna dei vari passaggi è ben più complessa.