Lo scorso 24 aprile è stata annunciata la scoperta di un sarcofago contenente una mummia risalente alla XVII dinastia nella necropoli di Dra Abu el-Naga, sulla riva ovest di Luxor.

Il ritrovamento è avvenuto ad opera della missione archeologica ispano-egiziana guidata da José Galán durante gli scavi presso la zona di fronte al cortile aperto della tomba di Djehuty (TT11), e oltre al sarcofago è stata rinvenuta anche una piccola cappella votiva in mattoni di fango insieme a diversi pezzi corredo funerario.

Il sarcofago che contiene la mummia, lungo 1.75 metri, è realizzato in legno di sicomoro ricoperto di calce e dipinto di rosso ed era deposto orizzontalmente sul terreno. Al suo interno la mummia di una ragazza di 15 o 16 anni, in pessimo stato di conservazione, che riposava sul suo fianco destro. Un orecchio è adornato con due orecchini a forma di spirale, mentre alle dita ci sono due anelli, uno di osso e l’altro di perline di vetro blu legate assieme da una corda su una base di metallo.

Sul petto della mummia ci sono quattro collari tenuti assieme da un fermaglio in faience. Il primo collare lungo 70 cm è realizzato con perline in faience di colore azzurro e blu scuro. Il secondo collare lungo 62 cm è in faience verde e perline di vetro. Il terzo collare, il più bello di tutti, è lungo 61 cm ed è composto di 74 pezzi di diversi materiali fra cui ametista, corniola, ambra, vetro blu e quarzo; questo collare ha anche cinque amuleti in faience e due scarabei, uno dei quali rappresenta il dio-falco Horus. Il quarto collare è formato da numerose stringhe di perline in faience tenute insieme da un anello.

Sul lato opposto della cappella votiva è stato ritrovato anche un piccolo sarcofago di argilla che era ancora chiuso e tenuto assieme da alcune corde. Al suo interno un ushabty di legno avvolto in quattro bende di lino e decorato con un testo in ieratico che riporta il nome del proprietario, “l’Osiride Djehuty”, vissuto nella XVII dinastia.

In un pozzo funerario nelle vicinanze sono stati ritrovati un paio di sandali di cuoio in buono stato di conservazione e due palle di cuoio legate assieme da un a corda. I sandali sono tinti di rosso e sono stati impressi con diversi motivi che raffigurano il dio Bes, la dea Taweret, due gatti, uno stambecco e una rosetta. La decorazione e le dimensioni dei sandali fanno pensare che siano appartenuti ad una donna, così come le palle di cuoio dovevano appartenere ad una donna che le usava per attività fisica o come parte della coreografia di una danza, ipotesi suggerita dalle raffigurazioni di vita quotidiana delle tombe di Beni Hassan della XII dinastia.

Immagine in evidenza: panorama su Dra Abu el-Naga © pinterest.com
Fotografie © egypttoday.com

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