Il Cavaliere Marafioti rientra al Museo di Reggio Calabria

Arte e cultura per il weekend di ferragosto

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Il Cavaliere Marafioti sarà di nuovo esposto al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dopo essere stato protagonista alle Gallerie d’Italia a Milano, nell’ambito della mostra conclusiva della XVII edizione del progetto Restituzioni, il programma biennale il Gruppo Intesa SanPaolo per il restauro di opere d’arte del patrimonio nazionale.

Un prestigioso rientro, che segue l’esposizione voluta al Museo archeologico nazionale di Locri della scorsa settimana per promuovere il legame del MArRC col territorio calabrese.

Il gruppo di terracotta, databile attorno al V sec. a.C., fu rinvenuto da Paolo Orsi nel 1911 e ricomposto, nei suoi 186 frammenti, con sapienti reintegrazioni nelle numerose parti mancanti.

Esso costituiva probabilmente l’acroterio centrale del tempio dorico di Zeus scoperto a Locri, in località Casa Marafioti, e raffigura un giovane cavaliere nudo, identificato con uno dei Dioscuri, che cavalca sostenuto da una Sfinge.

Il pezzo è l’emblema della grande sapienza artigiana raggiunta in Magna Grecia nella lavorazione della terracotta policroma, utilizzata per la creazione sia di immagini votive di piccole dimensioni, sia per statue di culto e decorazioni architettoniche di grande formato.

Il rientro del Cavaliere Marafioti e la sua presentazione al pubblico sarà anche occasione per illustrare ai giornalisti le iniziative previste per il ponte di Ferragosto nella conferenza stampa convocata per le 17.30 di domani giovedì 11 agosto, nella sala conferenze del Museo.

All’incontro con i giornalisti saranno presenti il Direttore Carmelo Malacrino, i restauratori del Cavaliere Marafioti, Giuseppe Mantella e Sante Guido, nonché il Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, per la presentazione di nuove sinergie per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico.

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