Dopo le non poche difficoltà per ottenere i permessi per la nuova campagna di scavo ad Akhetaton (problematica che purtroppo affligge la quasi totalità delle missioni al lavoro in Egitto), lo scorso 16 maggio è iniziata per l’Amarna Project la stagione 2019. La partenza ritardata ha fatto sì che il periodo di lavoro coincidesse con il Ramadan e l’arrivo del caldo, ma questo non ha scoraggiato il team guidato dal prof. Barry Kemp che, iniziando il lavoro all’alba, può beneficiare della parte più bella della giornata, oltre al fatto che ogni giorno può godersi il meraviglioso spettacolo offerto dal sole che, sorgendo sopra l’orizzonte del deserto, a sinistra dell’asse del tempio dedicato proprio all’Aton (il dio sole), regala immagini indimenticabili.

Ricostruzione della stessa alba che osserva ogni mattina il team dell’Amarna Project con interpolazione del fronte del tempio di Paul Docherty (ph. ©Amarna Project)

La squadra composta da Miriam Bertram, Jackie Williamson, Juan Friedrichs ed ovviamente dallo stesso Kemp, si è arricchita di un nuovo membro, Amy Butner, ricercatrice di Atlanta con l’incarico di documentare fotograficamente le tombe rupestri.

Al Grande Tempio dell’Aton la squadra di costruttori di El-Till, guidata da Shahata Fahmy Abd el-Sittar, ha ripreso a marcare gli elementi principali del tempio di Aton adagiando nuovi materiali sopra le linee ben conservate delle fondamenta originali. Molti dei nuovi blocchi, rigorosamente tagliati nelle cave di Tura, sono donazioni di privati cittadini. In segno di riconoscenza per il supporto avuto i loro nomi e, dove indicati, i loro messaggi personali sono stati scritti sulla faccia interna del blocco donato.  Anche la seconda e l’ultima serie di grandi marcatori adoperati per evidenziare otto colonne circolari sono stati messi in posa utilizzando un composto a base di cemento bianco.  All’interno di ciascuna base è stata incorporata una capsula contenente i messaggi e le informazioni personali forniti dal donatore.

L’istallazione dei rilievi circolari in cemento bianco che segnano le posizioni originali delle grandi colonne di pietra. Al centro di ciascuna base è collocata una piccola capsula contenente un messaggio personale del donatore. (ph. ©Amarna Project)

Contemporaneamente, due gruppi di operai stanno liberando dalla sabbia le linee di fondazione delle mura perimetrali nord e sud del tempio, sabbia che si è depositata con il trascorrere degli anni da quando il settore fu scavato per la prima volta nel 1932.

Un altro dei lavori in corso consiste nel riempire di sabbia le zone dove è terminata la posa dei blocchi che delimitano le fondamenta. Livellando la sabbia alla nuova struttura creata sarà possibile effettuare la posa del pavimento proprio allo stesso livello in cui si trovava quando il tempio era in uso.

Il lavoro di pavimetazione in atto al Tempio dell’Aton ad Amarna (ph. ©Amarna Project)

British Museum Colloquium: Amarna – the Lived City 

Il lavoro dell’Amarna Projet non si concluderà con questa prima tappa della campagna 2019 in suolo egiziano, infatti si sta avvicinando rapidamente un evento molto importante ed impegnativo per l’associazione: il Colloquium di egittologia del British Museum: “Amarna – the Lived City” (Amarna – la città vissuta) che si terrà dal 19 al 20 settembre prossimi. Il colloquium vedrà l’intervento di importanti relatori internazionali che relazioneranno sulla vita nell’antica Akhetaton e includerà la Distinguished Lecture in Egittologia di Raymond e Beverly Sackler.

I donatori dell’Amarna Trust Akhetaten giving circle avranno agevolazioni per partecipare all’evento, così come i membri del Meryre circle che riceveranno biglietti omaggio per l’intero evento.

I biglietti per il colloquio o il colloquio + Sackler Lecture possono essere acquistati qui.

I biglietti per la Lecture Sackler possono essere acquistati qui.

L’Amarna Project non manca mai occasione per ringraziare sentitamente tutti coloro che credono e sostengono il loro lavoro. Basta davvero poco per contribuire alla causa, anche donando il costo di un solo blocco di pietra calcarea destinato al tempio dell’Aton si offre di certo un aiuto prezioso.

Source:  Courtesy of Amarna Project

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