Dal Ministero del Turismo e delle Antichità d’Egitto arrivano le prime indiscrezioni su una scoperta archeologica appena effettuata nell’area archeologica di Saqqara, scoperta di cui sabato prossimo avremo ulteriori dettagli con una conferenza stampa indetta dal ministero stesso.

La notizia è trapelata questa mattina in seguito ad un’ispezione che il ministro delle Antichità, il dott. Khaled el-Anani, ha effettuato nella necropoli dell’antica Menfi per la presentazione di 22 tombe prevista per sabato prossimo. Con l’occasione Anani si è recato nell’area a nord-ovest della piramide del sovrano Merenra I (VI dinastia) in cui opera la missione archeologica di scavo del Consiglio Supremo delle Antichità guidata dal Segretario Generale dott. Mustafa Waziri, luogo in cui sono state scoperte cinque tombe risalenti all’Antico Regno e alla prima parte del Primo Periodo Intermedio. Le tombe sono state costruite seguendo lo stesso stile: un pozzo rettangolare che conduce alla camera funeraria corredata di diversi reperti.

Il dottor Anani, accompagnato da Waziri, è sceso in uno dei pozzi per ispezionare la sepoltura, le iscrizioni e il corredo funerario rinvenuto all’interno manifestando ammirazione per l’eccezionale lavoro che il team dello SCA sta svolgendo in questi ultimi anni nel riportare alla luce numerosissime sepolture con un ritmo senza precedenti.

Il dispaccio in arabo diffuso dal ministero nei social non permette ancora di conoscere con chiarezza i nomi dei titolari delle tombe, proprio per problemi di traduzione, quindi, nell’incertezza, preferiamo ometterli. Aspettando che la conferenza di sabato ce ne dia conferma, possiamo dire che una delle tombe sia appartenuta ad un anziano statista di nome Iry, la cui camera sepolcrale è decorata con molte scene funerarie, tavole di offerta e decorazioni a facciata di palazzo; ospita inoltre un enorme sarcofago in pietra calcarea e diversi frammenti lapidei che la missione sta cercando di riassemblare. La seconda sepoltura, vista la vicinanza, dovrebbe probabilmente appartenere a sua moglie Yaret. Proprietario della terza tomba è un uomo che ricoprì diversi incarichi, tra cui supervisore della Grande Casa, sacerdote e purificatore della casa. Della quarta sepoltura, posta a 6 m di profondità, sappiamo essere appartenuta ad una donna, sacerdotessa della dea Hathor; mentre la quinta, a 7 m sotto il piano calpestabile, è stata l’ultima dimora di un funzionario che vantava il titolo di supervisore del palazzo reale, principe ereditario, sindaco, supervisore della Grande Casa, portatore dei sigilli del Basso Egitto e supervisore del frutteto.

La missione, che continuerà gli scavi nel sito per scoprire altri suoi segreti,  sta attualmente lavorando alla pulizia di queste tombe ed è in corso la documentazione archeologica.

Ricordiamo che la missione archeologica egiziana negli ultimi anni ha annunciato una serie di importanti scoperte archeologiche proprio nell’area di Saqqara, come il ritrovamento di centinaia di sarcofagi antropomorfi policromi contenenti ancora mummie di alti funzionari e sacerdoti della XXVI dinastia in buono stato di conservazione: scoperta che è stata selezionata tra le migliori 10 scoperte archeologiche del mondo per l’anno 2020 (qui il nostro articolo) e vincitrice della settima edizione dell’International Archaeological Discovery Award intitolata a Khaled al-Assad. Da non dimenticare anche il ritrovamento di due tombe della V Dinastia: la prima appartenuta ad un sacerdote di alto rango di nome Wahti (qui il nostro articolo) e la seconda al supervisore del palazzo reale “Khoei”.

Source: MoTA

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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