Quanti di voi, scavando nel terreno, hanno fantasticato di trovare un tesoro sepolto?! Beh, non sappiamo se questo fosse anche il sogno del protagonista di questo ritrovamento, ma è  ciò che, più o meno, è accaduto un paio di giorni fa ad un contadino nell’Egitto nord-orientale. Mentre stava lavorando la sua terra, l’uomo si è infatti imbattuto in una grande lastra in arenaria completamente ricoperta di segni geroglifici.

La stele casualmente trovata ad Ismailia (Ph. MoTA)

Fortunatamente l’egiziano ha immediatamente contattato la polizia e il Ministero del Turismo e delle Antichità. Gli esperti, osservando il reperto, hanno subito capito di trovarsi di fronte ad un’antica stele egizia risalente alla XXVI dinastia (664 – 525 a.C. circa), infatti, racchiuso nel tradizionale cartiglio,  era inciso il nome del faraone Wah Ib Ra (per i Greci: Apries).

Il dottor Mostafa Waziry, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha affermato che si tratta di una delle stele di confine che il quinto sovrano della dinastia saita eresse durante le sue campagne militari verso est.

La stele, in ottimo stato di conservazione, misura 230 cm di lunghezza, 103 cm di larghezza e 45 cm di profondità; sulla lunetta è raffigurato un disco solare alato, mentre sul resto della stele è riportato un testo geroglifico distribuito su 15 linee.

La stele casualmente trovata ad Ismailia

Il reperto è stato consegnato al Museo delle Antichità di Ismailia, città sulla riva occidentale del Canale di Suez, nonché capoluogo dell’omonimo governatorato.

Source: MoTA

Immagine di copertina: foto di aratura dei campi in Egitto dal web e della stele di Ismailia del MoTA. Elaborazione grafica di Tiziana Giuliani.

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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