Immagine di copertina: Caspar van Wittel, Piazza Navona, 1699, olio su tela, cm 96×216, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
Da una delle piazze più celebri di Roma parte una serie di iniziative legate alla storia, all’archeologia e al mondo contemporaneo organizzate da un istituto di eccellenza presente in Italia ormai da un secolo e mezzo, l’École Française de Rome (EFR).
Al seguente link potete leggere un articolo che, tra le altre cose, racconta la storia dell’EFR:
L’appuntamento con la cultura è nel cuore della Città Eterna, presso la sede storica dell’EFR in Piazza Navona al civico 62, con la preziosa collaborazione di enti e istituzioni italiane e straniere come la Villa Farnesina, il Museo Nazionale Romano, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, l’Università di Cassino, l’Accademia Belgica, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, L’Institute Française – Centre San Louis.
“Nel 2023 l’École Française in Rome organizzerà diversi eventi, speriamo, attireranno un pubblico numeroso nella nostra sede di Piazza Navona, Inizierà inoltre il nostro periodo di commemorazione del 150° anniversario dell’EFR – annuncia la direttrice Brigitte Marin – le manifestazioni più importanti si terranno nel 2024 e 2025”.
Ricordiamo dunque il convegno sulla scoperta della cultura materiale etrusca, che si è svolto nell’ultimo fine settimana di febbraio presso le sedi dell’Istituto Svedese di Studi Classici, dell’École française e che si è concluso presso la “casa degli etruschi”, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. I relatori hanno presentato una loro lettura proponendo una riflessione globale sull’impatto delle espressioni materiali e visive della civiltà etrusca, dalla sua scoperta nel XV secolo fino alla fine dell’Ottocento, quando l’etruscologia si affermò come disciplina archeologica.
Segnaliamo con piacere il convegno Usi e riusi del manoscritto nel Medioevo meridionale presso la sede dell’EFR di Piazza Navona, il 23 e il 24 marzo prossimi, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.
I manoscritti non hanno una sola vita: vengono letti e riletti, annotati, integrati, smembrati, risarciti e, inoltre, possono essere spostati dal loro luogo di conservazione. Il riempimento dei margini con le note dei lettori, le correzioni successive, le aggiunte decorative, sono solo alcune delle operazioni che testimoniano il vero uso, e quindi riuso, del manoscritto. Attraverso le tracce lasciate dai lettori si può ricostruire l’influenza dei libri nell’attività intellettuale, personale e collettiva, di un determinato luogo o periodo. Numerosi progetti scientifici recenti, accomunati dall’uso di nuove tecnologie per la ricerca, hanno messo in luce le potenzialità di ricerca di questo ambito. Questo interesse è il frutto di un’ampia politica di digitalizzazione dei codici medievali, promossa dalle istituzioni di conservazione.
Il convegno internazionale Usi e riusi del libro manoscritto nel Medioevo meridionale presenterà un focus sulla circolazione libraria nel Meridione italiano, in particolare latina. L’ambito geografico meridionale offre un terreno fertile per lo studio dei contatti che avvennero tra centri importanti come Roma, Montecassino, Napoli e oltre. Il convegno intende ripercorrere, anche simbolicamente, le strade di questa circolazione libraria, avendo sede per la sua prima giornata all’École française de Rome e all’Università di Cassino e del Lazio meridionale per la seconda giornata. È organizzato da Angela Cossu (Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale).
L’École ha come missione la ricerca e la formazione alla ricerca in archeologia, storia e nelle altre scienze umane e sociali, dalla Preistoria ai nostri giorni e quindi troviamo nella sua offerta culturale anche l’interesse per la storia contemporanea italiana e mondiale a cui dedica un seminario e un ciclo di conferenze.
Prosegue infatti fino a luglio 2023, il seminario “Gli archivi del pontificato di Pio XII: ricerche in corso” organizzato dal personale scientifico dell’École: Maddalena Cataldi, Édouard Coquet, Laura Pettinaroli, Nina Valbousquet (CNRS-EFR). Ogni incontro, in presenza e online, riunisce da due a tre relatori su un determinato tema, spazio o collezione d’archivio: “Governare le anime”, “Ricostruire una società cristiana”, “Chiesa docente e università cattoliche”, “L’impegno della Santa Sede in Medio Oriente”. Il prossimo incontro è previsto 17 aprile, ore 17 nella sede dell’École française de Rome a Piazza Navona 62. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.
All’interno del ciclo su migrazioni, cittadinanza e frontiere amministrative: il caso italiano, si evidenzia l’incontro del 20 aprile, alle ore 16, su Prospettive per una storia delle politiche migratorie italiane, presso la sede dell’École française de Rome a Piazza Navona 62. Spazio di discussione tra ricercatori e ricercatrici con diversi background nazionali e disciplinari, il ciclo contribuisce alla comprensione delle trasformazioni della cittadinanza contemporanea nelle sue dimensioni nazionale, transnazionale e subnazionale. Tocca periodi storici distinti: l’Italia liberale, il dopoguerra, il periodo coloniale, l’attualità. È organizzato da Daniela Trucco (École française de Rome), Enrico Gargiulo (Università di Bologna), Carlo Caprioglio (Università Roma Tre), Lucie Bargel (Université Côte d’Azur e École française de Rome). La partecipazione, gratuita, è su iscrizione.
Il Mediterraneo è sempre al centro degli approfondimenti dell’École, con il ciclo di conferenze dal titolo: Gli Ottomani e il passato mediterraneo: narrazioni, eredità, patrimonio.
Le conferenze si svolgeranno in due luoghi differenti: il 19 aprile 2023, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici; il 2 maggio 2023, Institut français – Centre Saint-Louis
Per la settima edizione delle “Lectures méditerranéennes” a Roma, l’École française de Rome invita Edhem Eldem. Le prime conferenze si sono tenute a palazzo Farnese e a palazzo Altemps, in partenariato con l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut français Italia e il Museo Nazionale Romano. Il ciclo riprenderà in primavera, il 19 aprile e il 2 maggio. Doppio appuntamento a Roma nelle prestigiose cornici dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e dell’Institut français – Centre Saint-Louis. In questa seconda parte, Edhem Eldem ci farà scoprire delle connessioni poco conosciute tra il mondo ottomano e il patrimonio mediterraneo con due conferenze intitolate: “La preistoria della museologia ottomana: visitatori, turisti, monumenti e collezioni a Istanbul, 1800-1870” e “Gli Ottomani in Andalusia: sguardi incrociati sull’Alhambra nel lungo Ottocento”.