#accaddeoggi Ad Anzio nasce l’imperatore Caligola

0
1858

Il 31 agosto del 12 d.C. ad Anzio nasce Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico, meglio conosciuto con il soprannome di Caligola. La Caligola è una “piccola caliga”, la calzatura dei legionari; questo affettuoso soprannome gli venne dato in giovane età dai soldati del padre, ma non voleva che si usasse.

By Louis le Grand (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons
By Louis le Grand (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via Wikimedia Commons
Il suo impero fu relativamente breve, durò dal 37 d.C. al 41 d.C., ed è ricordato più per le sue folli stravaganze, ampliate ancor più da una storiografia a lui ostile, che per un buon governo. Inizialmente fu ben voluto sia dall’esercito che dalla plebe; l’imperatore si appoggiò al consenso dei pretoriani e della popolazione di Roma organizzando grandi spettacoli, ambiziosi progetti edilizi e facendo grandi donazioni, non pensando però che da lì a poco si sarebbero esaurite le risorse finanziarie lasciate da Tiberio.

Diverso era l’atteggiamento del senato, molto più cauto e freddo, ampiamente documentato dallo storico filo senatore Svetonio che lo descrive come un folle tiranno, poco incline al governo dell’Impero e preoccupato solo ad acquisire maggior potere personale.  Tra gli aneddoti che si raccontano, Caligola nominò come senatore il proprio cavallo Incitatus nel Senato di Roma, e tale gesto fu visto  come una pazzia assoluta, un affronto, ma il suo decreto di nomina esprimeva una non certo sottile critica verso la classe senatoria. Le fonti imputano alla malattia mentale una certa inclinazione verso il dispotismo orientale che causò anche una vasta ondata di esecuzioni, di cui cadde vittima anche il prefetto del pretorio Macrone. In politica estera si ricorda in particolare un conflitto nato con gli Ebrei, ben documentato dalla storiografia, in cui Caligola per affermare la sua divinità, fece richiesta di porre una sua statua all’interno del Tempio di Gerusalemme, suscitando le proteste della popolazione che considerava questo gesto offensivo e sacrilego. La richiesta dell’imperatore aveva risvegliato i violenti conflitti tra Ebrei e Greci nelle città della Giudea e dell’Oriente.

Nel gennaio del 41 d.C. cadde vittima di una congiura ordita dai pretoriani. La sua morte evitò lo scoppio di un sanguinoso conflitto in Giudea, ponendo fine agli scontri nelle città orientali. Sappiamo molte informazioni riguardo questi eventi dallo storico Flavio Giuseppe ( il quale ricevette da Vespasiano la cittadinanza romana e scrisse in greco una narrazione della storia degli Ebrei e del loro rapporto con i sovrani ellenistici e con Roma) e dal filosofo ebreo di Alessandria Filone, che ne ha lasciato un resoconto di propria mano.

Il breve principato di Caligola rappresentava un campanello di allarme di quello che il potere imperiale sarebbe potuto diventare dopo Augusto, cioè terreno fertile per personaggi autocratici e con tendenze assolutistiche.

Advertisement
Articolo precedente“MEDEAE…da Euripide in poi”
Prossimo articoloFamiglie al Museo 9: più opportunità di incontri agli Uffizi e in altri musei statali
Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here