Pintoricchio. Pittore dei Borgia

Una mostra affascinante che raccoglie splendidi dipinti e racconta storie cortigiane della Roma tardo quattrocentesca. I protagonisti sono un Papa, il controverso Alessandro VI al secolo Rodrigo Borgia (1431, Papa dal 1492 al 1503), una dama raffinata e bellissima, Giulia Farnese (1475-1524), amante adolescente e concubina non troppo nascosta dello stesso Papa, e uno degli artisti più estrosi del nostro Rinascimento, Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio (c.1454-1513).

Omaggio al genio: Da Vinci experience

Da Vinci Experience, la nuova mostra multimediale prodotta dal Gruppo Crossmedia, apre al pubblico sabato 13 maggio e sarà in programma fino al 8 ottobre 2017, nel complesso della chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte a Firenze, a due passi dal Ponte Vecchio.

I Musici di Caravaggio giungono a Napoli alle Gallerie di Palazzo...

A seguito di un accordo tra le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e il Metropolitan Museum of Art di New York, il capolavoro I Musici di Caravaggio giunge a Napoli, alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo, dove rimarrà esposto dal 6 maggio al 16 luglio.

Il martirio di S.Orsola di Caravaggio esposto al MET di New...

E’ stata presentata ieri mattina al Metropolitan Museum of Art di New York l’opera di Caravaggio “Martirio di S. Orsola”, alla presenza di Gian Maria Gros – Pietro, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola, Responsabile delle Attività Culturali di Intesa Sanpaolo, e Francesco Genuardi, Console Italiano a New York.

Cappella della Sindone. Le fasi finale del restauro del capolavoro di...

L’impegnativo lavoro di restauro volge, pur nella complessità e nella delicatezza dei numerosi interventi necessari, alla fase conclusiva dei lavori che riguarda il rifacimento dei tetti, degli infissi, degli impianti di illuminazione e infine lo smontaggio della struttura di sostegno e dei ponteggi.

I Giardini del Museo Archeologico di Napoli

Giardini, cortili e spazi aperti sono elementi vitali che sbocciano nelle nostre città dando respiro alla struttura a tratti serrata dell’edilizia storica e moderna, divenendo spazi di aggregazione comune. Lo stesso si può dire per i cortili che spesso si aprono nei palazzi storici e nei complessi monastici e conventuali, luoghi privati ma allo stesso tempo spazi in cui condividere momenti di vita comune; questo avviene al MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) dove tre grandi spazi aperti impreziosiscono il museo, donando luce alle sale che vi si affacciano. Ma per capire bene questi luoghi è necessario parlare della loro evoluzione nel corso dei secoli, soprattutto in termini di utilizzo dello spazio. La principale funzione di questi spazi aperti, nell’epoca del loro maggior splendore, era l’esposizione di sculture che vede i suoi precedenti nella storia antica fino ad arrivare al mondo ellenistico-romano. A partire dal Cinquecento fu ripresa la consuetudine di esporre opere in marmo nei giardini di ville e complessi cittadini, in particolare a Roma con il Cortile del Belvedere, Palazzo Chigi (La Farnesina) ed i giardini vaticani, a Firenze con il giardino di Boboli e a seguire con il giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze di chiara matrice ottocentesca.