Avviso importante!

Per migliorare la vostra esperienza di lettura, abbiamo rimosso i banner pubblicitari di Google. Aiutateci a mantenere il sito così e a coprire le spese passando per la nostra pagina Amazon prima di fare acquisti di qualsiasi genere.
A voi non costa nulla, ma per noi è una cosa molto preziosa. Grazie!

Vai alla pagina Amazon

De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e...

Sabato 14 maggio 2016, alle ore 11.00 presso la Sala Mercatorum del Museo dei Tasso e della Storia postale (Portici di Cornello, Camerata Cornello -Bg-) si terrà l’inaugurazione della mostra “De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e l’Aemilia” con l’emissione di un annullo filatelico dedicato. La mostra “De itinere epistulae. la storia della posta nell’antica Roma tra la via Aemilia e la Postumia” parte da uno studio di Valeria Menichini e Sergio Leali del Circolo Filatelico Numismatico Banino sulla storia della posta nell’antica Roma.

Il nuovo Museo archeologico di Reggio Calabria

Il clima che ci porta al Museo archeologico di Reggio Calabria è quello delle grandi feste, non solo perché oggi all’inaugurazione erano presenti, oltre le autorità locali, anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, ma perchè la città attendeva da ben dieci anni la riapertura di questo grande polo museale calabrese. Il nuovo museo non è solo quello dei Bronzi di Riace, forse i reperti più identificativi della Calabria archeologica, ma l’obiettivo della nuova dirigenza, capitanata da Carmelo Malacrino, è quello di restituire all’Italia e al mondo un luogo nuovo che conserva e illustra l’ascesa, il lusso e il declino della civiltà della Magna Grecia nata dall’incontro dei coloni Greci con le popolazioni indigene locali.

L’antica propaganda elettorale

Oggi come nelle città romane di duemila anni fa le elezioni politiche erano precedute da un’intensa campagna elettorale. Il tragico evento vulcanico del 79 d.C. ha permesso la conservazione di molti aspetti della vita quotidiana e quindi politica comprese le scritte elettorali rinvenute dipinte sui muri degli edifici pubblici di Pompei.

Riapre l’Antiquarium di Pompei. In mostra la devozione antica e moderna.

Ancora novità dal grande cantiere di Pompei, questa volta con la riapertura dopo 36 anni di buio di uno dei luoghi simbolo della città di Fiorelli e poi di Maiuri, cioè l’Antiquarium. La sua storia comincia nel lontano 1873-1874 quando l’allora direttore degli scavi Giuseppe Fiorelli lo fece realizzare nella sottostante terrazza del tempio di Venere con affaccio verso Porta Marina per ospitare una serie di reperti maggiormente rappresentativi della vita quotidiana di Pompei, oltre alcuni calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C.

L’ombra degli Etruschi in mostra a Prato

In epoca etrusca l’area della Toscana comprendente la pianura e le alture collinari fra Firenze, Prato, Pistoia, il Montalbano, il Mugello e la Val di Sieve (ovvero il territorio a nord del fiume Arno, definibile come “fiesolano” dal nome del centro etrusco di Fiesole che fungeva da fulcro) costituiva un’area strategica la cui unità culturale è testimoniata da un notevole tesoro archeologico. La mostra “L’ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina”, allestita a Palazzo Pretorio di Prato (visitabile fino al 30 giugno 2016), ripercorre la storia delle popolazioni che abitavano quest’area attraverso una produzione di pregio tra cippi, stele e bronzetti, utili per comprendere le radici culturali profonde e apprezzare il significato di una produzione eccellente, strettamente connessa alla sfera del sacro e dell’oltremondano.

La celebrazione della Pace

La propaganda politica dell’imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.) fu quella di celebrare la Pax, la dea Pace attraverso la costruzione di un altare: l’Ara Pacis Augustae. Sorgeva al centro di un’ampia area pianeggiante del Campo Marzio, libera da costruzioni, utilizzata per le esercitazioni militari e per le attività ginniche. Il Senato decretò la sua costruzione il 4 luglio del 13 a.C. e fu inaugurato il 30 gennaio del 9 a.C., nel giorno dell’anniversario della nascita di Livia, moglie dell’imperatore.