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Il Monetiere del Museo Archeologico di Firenze riallestito grazie alla donazione...

Stefano Casciu, Direttore del Polo museale della Toscana, Mario Iozzo, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e Simonetta Brandolini d’Adda, Presidente della Fondazione Friends of Florence inaugurano venerdì 8 febbraio 2019 il riallestimento del Monetiere del Museo Archeologico di Firenze grazie al sostegno finanziario della Fondazione non-profit Friends of Florence con una donazione di Laura e Jack Winchester. Oggi una delle più grandi e importanti raccolte di monete antiche visibili in Italia, il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze raccoglie circa 60.000 monete di oro, argento, bronzo, rame ed elettro, in esemplari (poco più di 2000 quelli esposti) che documentano le più belle e le più importanti emissioni di tutte le città greche che costellavano il profilo del Mar Mediterraneo, incluse quelle di Magna Graecia e di Sicilia, così come del mondo etrusco e soprattutto di quello romano, in particolare di età imperiale. A queste si affiancano oltre 400 medaglioni e contorniati (grandi medaglie di bronzo del IV e V sec. d.C.), che offrono uno straordinario e luccicante repertorio di conii e di iconografie del mondo antico.

Una “moderna” Camera delle Meraviglie. Mummie egizie tra storia, scienza e...

Dopo due anni di lavoro, Il 14 dicembre dello scorso anno è stata inaugurata la nuova sala espositiva al Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia. Un’esposizione innovativa e originale che, per la prima volta nel panorama museale italiano, rende protagonista la ricerca scientifica, portando alla luce una collezione di mummie egizie custodita per anni nei magazzini del museo.

Basilica di San Lorenzo: grazie Friends of Florence torna la tavola...

Torna nella basilica di San Lorenzo, dopo l’accurato restauro di Lucia Biondi, reso possibile grazie al contributo dei Friends of Florence, un’altra tavola quattrocentesca, poco nota e finora scarsamente studiata, ma il cui restauro ha fornito l’occasione di analisi e ricerche. L’intervento è stato realizzato sotto la direzione della dott.ssa Monica Bietti, funzionario per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e lo studio dell’opera è stato condotto dalla dott.ssa Nicoletta Pons che ha approfondito alcuni aspetti storico-artistici utili alla sua conoscenza e comprensione.

Igiene e Medicina nell’Antica Pompei

Un pozzo profondo 42 metri, scavato vicino Porta Vesuvio, dimostra l’importanza che aveva l’acqua nell'Antica Pompei. Tanto che per procurarne si arrivava fino alle profondità del sottosuolo, muniti di lucerne per avvertire (col loro spegnimento) il pericolo di emissioni mefitiche. Vitruvio sosteneva l’importanza di sorgenti d’acqua per la fondazione delle città. Contenitori in vetro per olii e unguenti A Pompei il prezioso liquido si lasciava scorrere per le strade allo scopo di tenerle pulite. L’acqua serviva anche a pulire le ferite e nell'igiene personale. Le acque reflue non si smaltivano nelle fognature ma fluivano nei canali di scolo esterni alle mura di Pompei che non era dotata di una rete fognaria sufficiente, per questo motivo i liquidi residui si smaltivano nei pozzi assorbenti. Molte iscrizioni murali di Pompei contenevano minacce rivolte ai cacatore che sporcavano le strade anziché utilizzare le latrine pubbliche perché silo le case dei ricchi erano dotate di servizi igienici.

Giza: scava illegalmente sotto la propria abitazione e trova una tomba...

Domenica scorsa, grazie ad un intervento della Polizia del Turismo e delle Antichità, è stata portata alla luce una tomba dell’Antico Regno. L’operazione ha avuto luogo nel distretto di Nazlat as-Samman, un sobborgo di recente costruzione a Giza, proprio a ridosso della Piana in cui svettano imponenti le tre grandi piramidi di Cheope, Chefren e Micerino sorvegliate dall’enigmatica Sfinge.

Scoperte nel Medio Egitto sepolture con oltre 40 mummie

Una missione archeologica congiunta del Ministero delle Antichità egiziano e del Centro di ricerca per gli studi archeologici dell'Università di Minya ha scoperto nel sito archeologico di Tuna el-Gebel (nel governatorato di Minya) due tombe rupestri di Periodo Tolemaico (332- 30 a.C.) con oltre 40 mummie di diverso stile, età e sesso. Tra i corpi anche 10 bambini.