Su Instagram si celebra l’amore pompeiano

Scene d’amore a Pompei, infinite e nelle più svariate sfaccettature raffigurate nelle pitture di domus e ambienti vari della città antica: dall’amore casto a quello erotico, all’amore filiale, a quello narcisistico a quello della dea Venere rappresentata in molteplici luoghi. Nella giornata degli innamorati, Pompei celebra l’amore attraverso lo sguardo moderno di giovani igers, la nuova categoria di influencer del popolare social network Instagram, che diffonde la conoscenza dei luoghi attraverso le immagini.

Scoperti oltre 300.000 reperti durante la costruzione della metro a Salonicco

Durante i lavori per la costruzione della linea metropolitana di Salonicco sono stati scoperti più di 300.000 reperti archeologici.

Ritorna alla fruizione la Regio VI e riapre al pubblico la...

Seppur a ridosso del Natale, Pompei non smette di lavorare e restituisce alla fruizione altri splendidi gioielli. Alla presenza del Premier Gentiloni e del Ministro Franceschini, viene riaperta dopo 12 anni la Casa dei Vettii. L’operazione si inserisce nel piano di messa in sicurezza della Regio VI, un’area estesa per 80.000 mq e composta da 17 Insulae che si sviluppa nel settore nord-occidentale della città antica.

“Divinità e Super Eroi”: quando l’Antico Egitto incontra i Supereroi Marvel.

Chi avrebbe mai pensato che due mondi così distanti come l'Antico Egitto e i Supereroi Marvel potessero trovare un punto di incontro? Ebbene, la...

Serbia: scoperta nave romana in miniera di carbone

© Institute of Archaeology, Belgrado I minatori di Drmno, in Serbia, a 50km a est di Belgrado, stavano raggiungendo i livelli del giacimento di carbone...

Operazione “Tempio di Hera”

Bersaglio prediletto dei “tombaroli” era il sito archeologico di “Capo Colonna”, uno dei luoghi simbolo della grecità d’occidente; tra i più famosi della Calabria ed uno dei santuari più importanti e meglio conosciuti della Magna Grecia. Le fasi del traffico illecito, dallo scavo clandestino alla vendita dei reperti ai collezionisti, sono state accertate e documentate grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video e pedinamenti, arresti in flagranza di reato e sequestri. Particolarmente efficace si è dimostrata la gestione dei reperti archeologici trafugati che, attraverso una fitta e collaudata rete di contatti, senza difficoltà venivano immessi sul mercato clandestino, garantendo lauti guadagni.