Il 15 febbraio la Missione Archeologica Italiana scopre la tomba dell’architetto...
"Luqsor 20 febbraio 1906
A Sua Eccellenza
Il Ministro della Pubblica Istruzione
Roma
Eccellenza,
mi è sommessamente grato il comunicare a V.E. che, dopo alcune settimane di permanente lavoro...
Museo Egizio. Presidente e Consiglio esprimono al Direttore Greco solidarietà e...
La presidente Evelina Christillin e il Consiglio di Amministrazione esprimono al Direttore Christian Greco solidarietà e piena condivisione per la gestione dell’istituzione e le operazioni culturali condotte a partire dalla...
Esposta la Mummia E: il beneficiario mancato della Congiura dell’Harem
La mummia del protagonista di un giallo di 3000 anni fa è esposta per la prima volta al pubblico nelle sale del Museo Egizio del Cairo. La mummia, classificata come "Unknown Man E", è la salma di un uomo che doveva avere poco meno di 20 anni al momento del decesso avvenuto forse per avvelenamento ed è stata trovata avvolta, cosa davvero molto molto strana, nella pelle di pecora, aveva le unghie dei piedi tinte di henné rosso, mani e piedi legati e, quel che più colpisce, un’agghiacciante espressione di terrore dipinta sul volto. Si pensa che l’inquietante mummia possa appartenere al principe Pentaur, uno dei figli di Ramesse III che fu coinvolto in una cospirazione contro suo padre: la Congiura dell’Harem.
Giza: scoperta la tomba di Hetepet, una donna di alto rango...
Una missione archeologica egiziana guidata dal dr. Mostafa Waziry, Segretario Generale dello SCA (Consiglio Supremo delle Antichità) ha scoperto una tomba di 4500 anni fa appartenuta ad una straordinaria donna di alto rango di nome Hetepet. La tomba, splendidamente decorata e ricca di temi quasi esclusivi, è stata trovata durante i lavori di scavo effettuati nel cimitero occidentale di Giza, settore che ospita le tombe degli alti funzionari dell’Antico Regno.
Il decreto dell’Abaton
Sulle pareti interne della “Porta di Adriano” a File, nota anche come “Portico di Osiri”, molte delle raffigurazioni sono relative al culto e ai misteri di Osiri. Di particolare importanza, oltre alla ben nota ultima iscrizione in caratteri geroglifici pervenutaci, è il testo conosciuto come “Decreto dell’Abaton”, che specifica tutte le prescrizioni relative a questo luogo “inaccessibile” (è questo il significato del termine greco ἄβατον abaton), che gli Egizi chiamavano “luogo puro” o “isola pura”, sull’isola di Bigga, dove è sepolta la gamba sinistra di Osiri.
Le iscrizioni, accompagnate da una serie di rilievi figurati, danno una duplice versione del decreto, la seconda, purtroppo, non completa. Esse risalgono al regno di Adriano (117-138).
Il mistero di Khnum-Nakht e Nakht-Ankh: scoperta la reale parentela dei...
Khnum-Nakht e Nakht-Ankh, le due più celebri mummie del museo inglese da sempre ritenute fratelli a tal punto da denominare “Tomba dei due fratelli” il luogo...


















