Enūma Eliš “quando in alto”
Un nuovo Speciale di MediterraneoAntico.it è pronto per essere scaricato o sfogliato online, gratuitamente, da tutti i nostri lettori. Un lavoro di grande valore filologico curato da Alberto Elli, che ci riporta indietro nel tempo per farci scoprire i temi della Creazione, così come li vivevano gli antichi.
Al corposo ed iniziale insieme di segni cuneiformi, riscritti con un apposito font per essere perfettamente leggibili, segue la traduzione continuata, che consente di fruire appieno dell’intero materiale a tutti coloro che sono interessati, ma non filologi esperti.
Il sarcofago di Gemenefharbak
Il sarcofago di Gemenefharbak pervenne al Museo Egizio di Torino con la collezione Drovettinel 1824. Fu sistemato insieme all'intera collezione nella sale dell'Accademia delle Scienze. Gemenefharbak era un funzionario di altissimo grado (ricopriva, fra l'altro, la carica di Visir) vissuto a Sais, città del Delta Occidentale al tempo della XXVI dinastia (672-525 a.C.) e i suoi innumerevoli titoli compaiono nelle iscrizioni del sarcofago.
La costruzione del tempio di Ningirsu
Desideroso di conoscere sempre più a fondo il magico e affascinante mondo delle lingue redatte in grafia
cuneiforme, dopo aver studiato l’accadico ho deciso di rivolgermi pure al sumero; e così, procuratomi due o
tre grammatiche e qualche eserciziario, mi sono studiato anche questa nuova lingua. È poi venuto come
conseguenza naturale il desiderio di confrontarmi con un testo di “dimensioni” maggiori di quelli delle usuali
tavolette d’argilla e la scelta è caduta sui Cilindri di Gudea, non fosse altro perché ero riuscito a procurarmi
l’intero testo in cuneiforme.
I furti nelle tombe a Tebe alla fine del Nuovo Regno
Presentazione generale, traduzione dei testi e commento grammaticale
Se un uomo… Il codice delle leggi di Hammurapi re di...
La traduzione della Stele di Hammurapi , che riporta il testo in cuneiforme antico-babilonese (ossia quello in cui la stele è redatta) e in caratteri neo-assiri, la traslitterazione, segno per segno, la trascrizione, la traduzione e il commento grammaticale.
La piramide della regina Neit
La scoperta e lo studio delle iscrizioni funerarie contenute nelle piramidi di Saqqara risale alla seconda metà dell’ottocento ad opera del francese Auguste Mariette e del suo successore Gaston Maspero. In quest’opera sono riportate le iscrizioni dei vari sovrani in un corpus di 714 spruch.