Lanciata per la prima volta da un’archeologa napoletana una campagna di crowdfunding per dimostrare l’esistenza della tomba di un faraone
Segui il link e contribuisci anche tu: www.gofundme.com/a-step-from-the-pyramid
Parte da Napoli l’idea di chiedere al pubblico su internet di sostenere un progetto di ricerca archeologica sull’Egitto. A lanciare il progetto, dal nome inglese A Step from the Pyramid (Ad un passo dalla Piramide), è la dottoressa Ilaria Incordino, archeologa, ricercatrice e docente napoletana con più di quindici anni di esperienza nel settore dell’archeologia egiziana. Cosa vuole realizzare la campagna? Trovare i fondi per dimostrare che una tomba egiziana fino ad oggi poco studiata sia in realtà la tomba di un importante faraone, il faraone Sanakht della III Dinastia, fatta costruire subito prima della famosa Piramide a gradoni di Saqqara, considerata la prima piramide della storia. Se la tesi fosse dimostrata, si tratterebbe di una grande scoperta per l’archeologia. La campagna, in crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe, vuole raccogliere i fondi necessari per permettere alla dott.ssa Incordino di recarsi presso alcuni musei in Inghilterra e Belgio, per studiare i reperti a supporto della sua tesi.
Dopo essersi occupata dei monumenti regali della III Dinastia come argomento per la tesi di laurea, è venuto quindi abbastanza naturale per la dott.ssa Incordino occuparsi dell’analisi di tutti i reperti archeologici databili a questo periodo anche per il dottorato di ricerca, approfondendo così lo studio della necropoli di Bet Khallaf (Abido), sito imponente indagato per la prima volta agli inizi del ‘900 e poi mai più oggetto di alcun tipo di studio. Una parte del materiale proveniente dalla tomba K1 è stato già documentato, effettuando anche una breve ricognizione del sito nel 2007, senza però poter completare l’opera nei 3 anni del dottorato. Da un paio d’anni la ricerca sulla necropoli di Bet Khallaf è stata ripresa, decidendo di iniziare questo nuovo progetto per completare il lavoro lasciato in sospeso.
La III Dinastia egiziana. Lacune e teorie sui sovrani ed i loro monumenti
Nonostante il gran numero di studi pubblicati sulla III dinastia egiziana (2649-2575 a.C. ca.), le mancanze nella conoscenza di questo periodo sono tuttora svariate, ad eccezione forse per il regno del faraone Djoser e la costruzione della sua Piramide a gradoni a Saqqara. Le principali incertezze riguardano prima di tutto l’identificazione dell’esatto numero dei sovrani di questa dinastia, dei loro nomi e monumenti funebri, e dell’incerto apporto di fonti storiche più recenti per colmare questi vuoti. Pesa molto anche l’assenza di indagini moderne sui principali siti e reperti databili a quest’epoca.
Quasi del tutto sconosciuta è la figura del faraone Sanakht, di cui non si conosce al momento né la tomba né la sua posizione della lista dei sovrani della III Dinastia. Gli studiosi finora hanno sostenuto due differenti teorie a riguardo: una (1) che vede Sanakht come sovrano della seconda metà della dinastia e l’altra (2) che lo considera il predecessore di Djoser e quindi fondatore della dinastia, ipotesi che il progetto “A Step form the Pyramid” sostiene fortemente. I sostenitori della teoria 1 ritengono in particolare che l’ultimo faraone della II Dinastia (Khasekemuy) e il re Djoser abbiano regnato uno di seguito all’altro, basandosi soprattutto su alcune similitudini nell’architettura delle loro tombe.
Il progetto “A Step from the Pyramid” e gli altri sostenitori della teoria 2 sostengono invece l’idea che le tombe dei due sovrani citati prima siano a ben vedere troppo differenti dal punto di vista architettonico ed ideologico, e che quindi un altro faraone debba aver regnato tra i due. La tomba di questo sovrano dovrebbe infatti essere considerata l’anello mancante nell’evoluzione dell’architettura funeraria che portò alla nascita della prima piramide. Secondo i risultati del lavoro di dottorato alla base del progetto “A Step from the Pyramid”, la tomba K1 a Bet Khallaf è il sito ideale per colmare questa lacuna a causa delle sue caratteristiche principali che ricalcano gli elementi regali dell’epoca: monumentalità, entrata e luogo di culto situati a nord, rivestimento in pietra della camera sepolcrale, ricco corredo con armi, presenza di iscrizioni con nomi regali e istituzioni, sepolture secondarie nei dintorni.
La tomba K1 possiede inoltre anche caratteristiche del tutto innovative rispetto alle prime due dinastie: le dimensioni più imponenti e solide volumetrie, una posizione di preminenza per la collocazione elevata su una collinetta, l’uso più massiccio della pietra, i sotterranei più complessi e profondamente scavati nel sottosuolo. Il faraone Sanakht potrebbe essere il proprietario della tomba K1 ed il predecessore del re Djoser sulla base di una serie di elementi che lo collegano strettamente a questo sovrano e ai loro antenati che regnarono durante la II Dinastia, come ad esempio la similitudine tra i rilievi rupestri (Sinai) e le iscrizioni “tripartite” dei due faraoni e la loro vicinanza nelle principali liste regali datate ad epoche successive.
Per trovare nuove evidenze a sostegno di questa ipotesi, abbiamo bisogno del tuo supporto!
Quello di Ilaria Incordino è uno dei primi casi in Italia di un archeologo che abbia scelto di usare un nuovo strumento di raccolta fondi per finanziare la sua ricerca. Uno strumento innovativo che permette a tutti di sostenere qualsiasi progetto gli interessi da qualsiasi parte del mondo. Come funziona il crowdfunding? Ancora non troppo conosciuto dagli italiani ma molto usato all’estero, il crowdfunding permette a tutti di finanziare un progetto che si ritiene meritevole di essere sostenuto. Basta avere una connessione ad Internet, andare sulla piattaforma scelta (in questo caso GoFundMe), che garantisce la sicurezza della transazione, decidere l’importo da donare e, inserendo i dati di una carta di debito o di credito, procedere con la donazione.
Per far conoscere gli sviluppi della campagna A Step from the Pyramid e come saranno spesi i fondi raccolti sono state create delle pagine dedicate sui social network Facebook ed Instagram. Sui social sono già disponibili gli approfondimenti sul progetto ed è possibile contattare tramite la funzione messaggio la creatrice della campagna per qualsiasi curiosità sulla campagna. Tutti quindi sono invitati a sostenere il progetto A Step from the Pyramid. Napoli e l’Italia sono ad un passo da una scoperta incredibile…ad un passo dalla Piramide!
Napoli, 20 settembre 2021
Contatti
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