Passeggiando nel piccolo centro storico di Imola, lungo la via Emilia, e curiosando tra le vetrine dei negozi, ci si imbatte in un luogo capace di farti provare immediatamente stupore. E’ l’antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, un delizioso angolo che trasmette un fascino antico, un “museo” davvero inaspettato.

Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)

Già osservandola da sotto i portici, all’improvviso tutto cambia e ti sembra di essere stato proiettato indietro nel tempo mentre, sorpreso, realizzi di esserti calato nei panni di un bambino del secolo scorso che, riparandosi, con le mani, gli occhi dal riflesso della luce sulla vetrata d’accesso, tenta curioso e pieno di meraviglia di scrutare l’interno di un negozio di dolci o giocattoli.  Non resisti, entrare è d’obbligo! Apri la porta ed entri davvero nel passato, un tuffo nel lontano fine Settecento, dove tra soffitti abilmente affrescati, mobili finemente intarsiati, centinaia di contenitori in maiolica bianca e azzurra e antichi libri illustrati, da un momento all’altro ti aspetti di veder sbucare fuori da dietro il bancone un antico speziale che sta miscelando il preparato per un medicamento.

Dietro il bancone dell’antica Farmacia dell’Ospedale de la Scaletta, Imola (ph. Paolo Bondielli)

Dopo l’impatto iniziale in cui davvero non sai dove guardare, entrando, gli occhi cadono su un registratore di cassa dei primi Novecento color argento, completamente decorato, con tanto di tasti rotondi e manovella, che quasi quasi vedi l’antico operatore metterla in funzione e ti sembra di sentirne pure il tintinnio.

Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)

Poi inevitabilmente alzi gli occhi, perché di affascinante non c’è solo ciò che contiene questo ambiente. Il soffitto a volta, affrescato nel 1792, è opera dei maggiori pittori locali, i temperisti imolesi Angelo Gottarelli e Alessandro della Nave, i quali ebbero l’incarico di abbellire i più bei palazzi della città della seconda metà del ‘700. La volta è decorata con un elegante motivo a padiglione vegetale ed amorini che celebrano le Virtù della Medicina e la forza rigeneratrice della Natura: Gottarelli dipinse le figure mentre Dalla Nave si occupò delle quadrature architettoniche; entrambi collaborarono con lʼarchitetto Cosimo Morelli nella realizzazione dell’ambiente.

La parte più alta delle pareti di fondo è ornata da sei statue in terracotta dipinte a tempera, di fattura faentina, eseguite dalla bottega Ballanti Graziani.

Antica Farmacia dell’Ospedale de la Scaletta, Imola (ph. Paolo Bondielli)

Scendendo con lo sguardo non si può non rimanere ammaliati dai 457 vasi da farmacia d’epoca realizzati in maiolica bianca dipinta in azzurro, di diversa fattura e prodotti localmente. Ogni albarello reca il nome del medicamento… è impossibile trattenersi dal leggerne i nomi riportati, a volte curiosi, a volte illeggibili o mai sentiti prima, e… per i “malati” di antico Egitto come me, è impossibile non chiedersi se tra questi ingredienti potrebbe esserci anche la tanto rinomata polvere di mummia. Così, tra un “cranio umano” e altri medicamenti dai nomi impronunciabili, trovi anche lei: MVMIA D’EGITI.

Antica Farmacia dell’Ospedale de la Scaletta, Imola (ph. Paolo Bondielli)

Una volta essere farmacista significava essere in grado di preparare qualsiasi rimedio contro ogni malattia, e questi meravigliosi barattoli settecenteschi, chiamati anche “vasi della vita”, racchiudevano le erbe e i toccasana per curare ogni malanno. Qui ce ne sono di diverse fattezze e dimensioni e sono tutti ordinatamente allineati in stupendi mobili di legno intarsiato, e decorato con pitture, che ricoprono le pareti per quasi tutta la loro altezza. La scaffalatura è opera dell’ebanista imolese Giuseppe Magistretti.

Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)
Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)
Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)

Non potevano mancare bilance e un bilancino di precisione, mortai di varie dimensioni di cui un molto grosso, alambicchi, libri antichi ed uno illustrato che puoi liberamente consultare per perderti nei segreti delle piante officinali… un angolo di passato, questo, che con le sue luci, i suoi colori e tutto il resto, offre al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca. Infatti l’ambiente è rimasto praticamente intatto sia nelle suppellettili che nelle decorazioni dal 1794, anno in cui è stata inaugurata la Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, ad eccezione della facciata del palazzo che la ospita che è stata rifatta nel 1928. L’edificio in realtà è molto più antico, secondo alcune fonti la costruzione dovrebbe risalire al 1442 e già nel 1448 faceva parte dei possedimenti dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, così denominato per una scala esterna che ne rendeva possibile l’accesso da una via secondaria. Lo stabile era formato da quattro botteghe con annessi i propri granai e un portico antistante a quattro arcate. Nel 1629 la gestione di due delle quattro botteghe passò alla famiglia degli speziali Maccolini – i quali legheranno per sempre il loro nome al porticato, infatti da allora è chiamato “portico dei Maccolini” – fin quando nella seconda metà del Settecento l’Ospedale S. Maria de la Scaletta decise di dotarsi di una spezieria e la scelta cadde proprio su queste botteghe. La farmacia iniziò a lavorare l’8 maggio del 1766, ma i principali lavori di adeguamento strutturale ebbero luogo successivamente, tra il 1785 e il 1788, mentre, come già accennato, le decorazioni pittoriche vennero realizzate nel 1792 e l’inaugurazione ufficiale avvenne due anni dopo. Tra l’Otto e il Novecento furono eseguiti vari lavori di consolidamento e di ripristino che, nel 1927, vide avviare anche la trasformazione della facciata in stile rinascimentale ad opera dell’architetto Gualtiero Pontoni, il quale impresse all’edificio un’impronta liberty secondo il gusto eclettico di quegli anni.

Il porticato che ospita l’antica Farmacia dell’Ospedale de la Scaletta, Imola (ph. Paolo Bondielli)

La farmacia è tutt’ora attiva nelle sale attigue a questo meraviglioso ambiente dal sapore antico: vi si accede da una delle porticine incastonate nella splendida scaffalatura in legno, oltre che da un accesso diretto dai portici. Visto che l’ingresso è gratuito, viene quasi voglia di usufruire degli ambienti moderni per acquistare, che so, un dentifricio, così da poter contribuire alla manutenzione e alla valorizzazione di questo prezioso “documento storico”, uno di quei luoghi che ti si imprimono nella mente e non si dimenticano più.

Antica Farmacia dell’Ospedale S. Maria de la Scaletta, Imola (ph. Tiziana Giuliani)
Antica Farmacia dell’Ospedale de la Scaletta, Imola (ph. Paolo Bondielli)

Immagine di copertina: ph. Paolo Bondielli

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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