Ha preso il via in una location assai particolare la terza edizione di Festa Etrusca! La storia si racconta ed è ormai alle porte la seconda tappa presso il Parco Archeologico di Baratti e Populonia.
Ma prima di mostrarvi da dove parte l’edizione 2023, è bene impiegare qualche riga per un breve riassunto delle puntate precedenti, a vantaggio dei distratti e dei nuovi amici che ci seguono, e perché a noi piace rivangare il passato per raccontare meglio il presente e il futuro!
Da tre anni l’Italia centrale – con una preziosa e doverosa estensione verso la Campania – offre a residenti e visitatori un’occasione in più per farsi conoscere, raccontando la storia di uno dei popoli più rappresentativi della nostra storia antica: gli etruschi.
Secondo quanto è rimasto nella memoria di ciò che l’istruzione obbligatoria ci ha dato, gli etruschi abitavano l’Etruria, un’area geografica erroneamente costretta nei confini politici della regione Toscana di oggi, fagocitati poi dall’inarrestabile ascesa della potenza di Roma.
Ma il racconto scarno della storia sottende cesure nette incardinate in precise quanto imprecise date di riferimento che assumono la forma di cadenze temporali perentorie, come se popoli e civiltà potessero avvicendarsi nel modo in cui ci si cambia d’abito. Diventa così indispensabile una costante opera di divulgazione che si muova a macchia d’olio arrivando sino agli angoli più remoti del contesto indagato e riporti l’informazione storica sui giusti binari.
Festa Etrusca! La storia si racconta nasce per questo e fin dalla sua prima edizione, nel 2021, ha individuato il suo target principale, i più giovani, a cui mostrare dal vero la cultura materiale etrusca, grazie ad un incessante lavoro di ricerca indispensabile per un racconto e una rievocazione filologicamente corretti.
A vigilare sulla correttezza di tutto ciò che Festa Etrusca ha proposto e propone nei luoghi che la ospitano è il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia diretto da Valentino Nizzo, l’istituzione più rappresentativa della cultura dei Rasna.
Il format di Festa Etrusca! La storia si racconta nasce da un’idea dell’archeologa e giornalista Simona Sanchirico di Dià Cultura che è stata poi raccolta e finanziata da Maurizio Amoroso, presidente di Entertainment Game Apps, Ltd., una società che crea serious game tra i quali l’ormai celebre Mi Rasna: io sono etrusco (https://www.egameapps.com/gameapps/mi-rasna-io-sono-etrusco/), un viaggio nell’antica Etruria tra Toscana, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna e Campania e tra le collezioni dei rispettivi musei archeologici.
Le prime risorse economiche di Festa Etrusca arrivano proprio da una parte del ricavato di Mi Rasna.
Alle rievocazione storiche e ai laboratori per bambini, sempre gratuiti e su prenotazione, si è affiancata un’attività di divulgazione più specifica che ha coinvolto gli enti ospitanti dell’evento, con approfondimenti legati alle collezioni museali e alle aree archeologiche, visite guidate specifiche, conferenze, una ricca proposta di libri d’archeologia e prodotti di artigianato di alto livello frutto di ricerche specifiche e approfondite.
L’importanza dell’evento è stata subito colta dalla Regione Toscana e non ha fatto mancare il suo supporto attraverso Toscana Promozione Turistica, la nuova Agenzia regionale istituita con il compito di lavorare al fianco dei territori per la costruzione e la promozione delle destinazioni e dei prodotti turistici territoriali che compongono l’offerta regionale.
La presentazione ufficiale è avvenuta presso il centro commerciale “I Gigli” di Campi Bisenzio (FI), un “non-luogo” che vede transitare ogni anno circa 18 milioni di visitatori che si spostano, senza guardarsi, tra le gallerie e i corridoi del più visitato centro commerciale d’Italia. Uomini, donne e bambini costretti ad alzare lo sguardo di fronte all’insolito, rallentando nei pressi della postazione di Festa Etrusca credendo di individuare il prodotto in promozione e magari richiedere un coupon per uno sconto alla cassa.
Ed accorgersi invece di altri uomini, donne e bambini fermi ad ascoltare, ad osservare. E in un attimo il tempo rallenta e si riavvolge in uno spazio fatto di armi antiche, strumenti musicali, oggetti d’uso quotidiano e alcune semplici pietanze da assaggiare. I bambini nei laboratori riproducono reperti etruschi e i rievocatori propongono scontri e danze mentre nei grandi pannelli luminosi disseminati a decine nell’intero centro commerciale scorrono le immagini di Festa Etrusca ricordando l’appuntamento di Populonia.
Per due giorni un’invasione di campo che ha suscitato interesse, ha sottratto con destrezza lo sguardo ai monitor degli smartphone rivitalizzando gli altri sensi troppo spesso assopiti.
Il corto circuito temporale funziona e il mondo antico si trova a proprio agio tra gli spazi di quello moderno e risponde senza indugio alle mille domande di chi vuole andare oltre.
La prossima tappa di Festa Etrusca è ormai alle porte e si distribuirà negli spazi del Parco Archeologico di Baratti e Populonia dove in un grande campo tendato, realizzato dalle mani capaci di rievocatori esperti, sarà possibile osservare da vicino molti degli aspetti che hanno caratterizzato la vita degli etruschi, così da vicino da esserne direttamente coinvolti.
Come di consueto il Parco sarà a disposizione per visite guidate anche in notturna, per godere appieno di un’area archeologica che unisce alla sua straordinaria importanza storica una suggestiva posizione geografica. In particolare sabato 26 agosto alle ore 21.30 verrà presentata una raffinata live session dell’artista Tursen – Progetto musicale dedicato alla civiltà etrusca. Suoni delle perdute terre d’Etruria.
Un appuntamento da non perdere!
L’entusiasmo per Festa Etrusca è stato ben sottolineato dagli attori coinvolti nella tappa di Populonia.
Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica ha dichiarato che “La promozione dei siti e del ricco patrimonio etrusco presenti sul territorio toscano rientra tra le scelte strategiche del piano operativo di Toscana Promozione Turistica. La Festa Etrusca risponde a sua volta all’obiettivo di diffondere la conoscenza di questo popolo attraverso modalità innovative ed esperienziali che nel Parco di Baratti e Populonia possono essere realizzate nel migliore dei modi”.
Mauro Tognoli, AD Parchi Val di Cornia Spa aggiunge: “Ci riempie di orgoglio la scelta, per il secondo anno consecutivo, del Parco archeologico di Baratti e Populonia come tappa toscana di Festa Etrusca! Come Amministratore Delegato non posso che esternare grande soddisfazione nell’ospitare una manifestazione di tale livello che proietta l’offerta culturale del nostro territorio in una dimensione nazionale, insieme alle più importanti realtà museali in tema di Etruschi. Grazie alla professionalità del personale della società che ha operato in stretta e sinergica collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, con Toscana Promozione e con gli organizzatori, il parco archeologico potrà offrire ai suoi visitatori un’esperienza nuova, dinamica e coinvolgente”.
L’archeologa e giornalista Marta Coccoluto, responsabile del Parco archeologico ben riassume lo spirito del progetto affermando che “La ricorrenza delle Giornate degli Etruschi è un appuntamento imperdibile per chi desidera conoscere da vicino la civiltà etrusca e sperimentare in prima persona il passato. Il parco sarà coinvolto nella Festa Etrusca e protagonista di esperienze di laboratorio e visite guidate. Il nostro obiettivo è aumentare la partecipazione culturale e continuare a essere un parco archeologico di riferimento nel panorama nazionale”.
E adesso una panoramica delle associazioni che parteciperanno agli eventi di Festa Etrusca e che ne costituiscono la solida ossatura, in ordine rigorosamente sparso. Perché è facile dire facciamo “festa”, ma spesso non si percepisce la fatica e la quantità di lavoro che precede una grande evento.
Dal 2015 l’associazione Leoni di Nemea “RUVA LEU” si propone di coniugare la grande passione per la Storia, la Rievocazione, la sperimentazione e la corretta, filologica ricostruzione archeologica, nell’ambito di ciò che è stata la vasta esperienza e la cultura del mondo etrusco. Caratterizzati da una specifica propensione a quanto attiene la storia militare, la tattica e la ricostruzione degli eserciti e delle schiere armate etrusche, anche attraverso un costante lavoro di precisa ricostruzione delle panoplie, degli indumenti, degli oggetti, delle suppellettili e delle attrezzature. A Populonia potrete vedere la loro riproduzione della Tenda del Cacciatore proveniente dalla Necropoli di Monterozzi a Tarquinia.
ChissàDove è un’associazione culturale che nasce con l’obiettivo di offrire opportunità di scoperta del territorio e della sua ricchezza legata all’incredibile patrimonio culturale diffuso e allo stesso tempo di promuovere la lettura come strumento insostituibile di crescita culturale tra ragazze e ragazzi di tutte le età.
L’associazione può contare sull’esperienza dei suoi membri nell’ambito della ricerca e comunicazione archeologica, della didattica museale, del restauro, della letteratura dedicata all’infanzia e all’adolescenza.
Sono dunque organizzate attività dedicate ai più piccoli e ai ragazzi, in contesti di educazione formale e informale (scuola e tempo libero), allo scopo di far conoscere il patrimonio culturale materiale e immateriale del nostro territorio, riscoprire le proprie radici per preservarle e tramandarle alle generazioni future.
L’associazione organizza anche attività per adulti e famiglie ideando obiettivi e strumenti di mediazione culturale differenziati per fasce di età.
Se vi chiedete chissà dove potete vivere avventure, scoprire cose nuove, trascorrere del tempo di qualità insieme ai vostri figli o ai vostri alunni, la risposta è proprio ChissàDove!
Miluca – archeologia sperimentale. In un luogo dove il tempo sembra essersi fermato Luca Bedini i farà rivivere attraverso le sue mani l’arte che forse più di tutte sopravvive da sempre allo scorrere del tempo. Artigiano ceramista, archeologo sperimentale e Dottore in Conservazione dei Beni Culturali, ci mostrerà come nascono i pezzi di eternità che ogni giorno possiamo trovare esposti nei musei archeologici nonché parte fondamentale delle uniche testimonianze giunte fino a noi degli usi e dei costumi di questa civiltà così affascinante e misteriosa.
Costruttore di varie tipologie di fornaci a legna per ceramica basate sulla documentazione archeologica, ha sperimentato le tre tecniche di cottura dell’età del ferro per realizzare riproduzioni fedeli sotto ogni aspetto in bucchero, a vernice nera e in terra sigillata. E non sarà da solo….
Persefone Ars Pictoria – Francesca Mazzini e Riproduzioni Storiche Daniele. Il viaggio alla scoperta dell’insediamento che popolerà il crocevia di genti che rappresentava Populonia più di 2000 anni fa continua senza sosta! Gli artigiani erano la parte fondamentale di ogni insediamento e ne rappresentavano l’anima commerciale. Questi meravigliosi rievocatori storici ed archeologi sperimentali, faranno rivivere e vi mostreranno i mestieri degli antichi: l’arte della tessitura e della tintura dei tessuti, l’arte della pittura e dei colori, la forgia e la manifattura del ferro, il legno e la sua lavorazione e molto molto altro ancora…
Figli del Sole. Sono un’associazione di rievocazione storica ed archeologia sperimentale che offre l’immagine fedele di quella che era la cultura greca – specialmente quella Ateniese tardo classica ed ellenistica – e dei rapporti che i Greci avevano con le popolazioni che abitavano la penisola italica.
L’attenzione del gruppo si concentra soprattutto sugli aspetti della vita civile e della cultura del popolo ellenico: la filosofia, la scienza, l’arte ed il commercio, attraverso didattiche interattive, ma dando spazio anche all’aspetto militare con la ricostruzione fedele degli Opliti greci!
La compagnia di danze antiche Ninfe Nereidi dal 2010 si occupa dello studio e rappresentazione della figura delle danzatrici nell’antichità, in particolar modo fino ad oggi, dell’epoca repubblicana ed imperiale romana. Il progetto nasce e si sviluppa ricostruendo tutte le tipologie di danze possibili, di intrattenimento, rituali e teatrali, a partire da un accurato studio delle fonti storiche e dei reperti archeologici a disposizione. Un vero e proprio lavoro di archeologia sperimentale: ricostruire a partire dalla lettura dei testi originali dove le danze venivano descritte, un’accurata osservazione di bassorilievi, affreschi e mosaici, gli abiti, gli strumenti musicali e le coreografie dell’epoca. Fondamentali gli strumenti, replicati fedelmente: i crotali (Krotala) di origine greca, tamburi (Tympanon) e cimbali (Kymbala), la Lyra o la Cetra ed anche strumenti a fiato come il doppio flauto (Aulòs). Parte proprio con Festa Etrusca il loro nuovo progetto etrusco dove verranno presentate le Lase Etrusche, una figura misteriosa spesso rappresentata in affreschi presenti nelle tombe, su vasi o riprodotti in molte statuine. La musica accompagnava ogni atto nella vita privata e sociale degli etruschi, come matrimoni, funerali, banchetti, semina, raccolta e vendemmia. La danza era variegata e raffinata, ed è noto che molti danzatori etruschi vennero chiamati a Roma. Il significato della danza per gli etruschi era legato al raggiungimento del contatto con il divino, a differenza dei romani che persero questo aspetto sacro delle danze, trasformandole quasi esclusivamente in puro intrattenimento.
L’APS Liguri Celeberrimi è un gruppo di rievocatori che hanno deciso di unire le loro competenze e la loro passione in un’unica realtà per far rivivere l’antico popolo dei Liguri dall’età dei metalli fino alla romanizzazione. Al suo interno può infatti vantare riproduzioni di elementi di influenza etrusca, celtica, greca e romana, mantenendo però inalterata la specificità della cultura ligure. Lo studio è focalizzato ai vari aspetti della vita quotidiana, dalla cucina alla concia passando dalla tessitura alla tintura, senza dimenticare l’importanza dell’aspetto bellico ed anche quello religioso.
L’Associazione Culturale e Sportivo-Dilettantistica ARKE’ nasce nel 2004, affiliata al C.S.A.I.N., riconosciuta ed iscritta al C.O.N.I.
I soci sono laureati in archeologia con un’esperienza pluriennale nel settore, tecnici dell’archeologia e appassionati.
L’associazione nasce da un interesse comune per l’Archeologia Sperimentale, valido strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale – perché in grado di creare condizioni ottimali per lo sviluppo del turismo sostenibile e della crescita economica – ed efficace mezzo di supporto alla didattica e alla divulgazione culturale sia scientifica che non.
Attraverso la creazione di un oggetto dalla semplice materia, si riscopre così una manualità ormai assopita nella società attuale e si genera conseguentemente un forte coinvolgimento, facilmente trasformabile in strumento di rappresentazione o intrattenimento ludico-ricreativo. La scoperta, dove per scoperta si intende presa di coscienza che proprio quel reperto era un oggetto d’uso, consente di trasportare l’archeologia sperimentale nella più nobile sfera delle tecniche di apprendimento didattico. L’uomo emerge nella duplice veste di uomo-storico: cioè, artefice degli eventi storici e responsabile della loro ricostruzione e divulgazione.
Il Gruppo archeologico Massarosese nasce a Massarosa nel 1996 per volontà di alcuni giovani appassionati attivi sul territorio circostante con particolare interesse verso il sistema viario del territorio, anche circostante. Con i propri associati GAM condivide quindi le esperienze della ricognizione e dello scavo archeologico, come per esempio, quello effettuato nel sito di San Rocchino nell’area Nord/Est del padule di Massarosa. Nel 2006 il GAM riesce a ottenere le chiavi dell’originario Antiquarium di Massaciuccoli, collocato nelle immediate vicinanze dell’edificio con mosaico e qui stanzia la sua prima sede ufficiale che viene inaugurata alla presenza di importanti autorità. Molte le attività che hanno visto questa associazione attiva nella promozione del nostro patrimonio archeologico e culturale dalla fondazione fino ai giorni nostri, spicca tra tutte la gestione dal 2010 dell’area archeologica di Massaciuccoli Romana. Presenti già nell’edizione 2022 di Festa Etrusca vi aspettano anche quest’anno nelle date del 26/27 agosto presso il Parco Archeologico di Baratti e Populonia (LI) per farvi conoscere attraverso l’olfatto i meravigliosi profumi che si respiravano in Etruria…