Inizia oggi la ventesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico, promossa e sostenuta dalla Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum, ideata e organizzata dalla Leader srl che vede alla direzione Ugo Picarelli. L’evento si conferma unico nel suo genere. Paestum ormai da anni, si conferma luogo di approfondimento e di dialogo interculturale ospitando conferenze che promuovono la diffusione del patrimonio storico-archeologico nazionale e internazionale.
L’occasione, non è quindi solo indicata per gli esperti del settore, per gli operatori turistici e culturali ma dà la possibilità a tutto il grande pubblico di appassionarsi a tematiche legate ad un mondo, quello della cultura, che ci circonda e ci assorbe nel tessuto urbano in cui viviamo. La BMTA può considerarsi quindi un format di successo testimoniato dalle prestigiose collaborazioni con organismi internazionali quali UNESCO e UNWTO (le Nazioni Unite della Cultura e del Turismo) oltre che da 10.000 visitatori, 120 espositori di cui 25 Paesi esteri (per la prima volta Etiopia, Mongolia, San Marino e Sud Africa), oltre 70 tra conferenze e incontri, 400 relatori, 30 buyers da 8 Paesi europei, 150 espositori dell’offerta, 100 giornalisti accreditati.
I lavori si sono aperti oggi nella Basilica Paleocristiana con i saluti di Francesco Palumbo Sindaco di Capaccio Paestum, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Tommaso Pellegrino Presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Mounir Bouchenaki Consigliere del Direttore Generale Unesco; l’intervento di Corrado Matera Assessore Sviluppo e Promozione del Turismo Regione Campania; a seguire importante riconoscimento ad Antonia Pasqua Recchia, premio “Paestum Archeologia”, Consigliere del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’attuazione della riforma del Ministero, la ricerca e la programmazione. Novità di questa edizione, la comunicazione in arabo proprio per l’importante impegno della BMTA a favore del dialogo interculturale, non solo attraverso la partecipazione nel salone espositivo di circa 25 Paesi Esteri e la presenza annuale di un Paese ospite Ufficiale (negli anni Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, Azerbaigian, India), ma anche per dedicare annualmente dal 2015 nell’ambito del programma, tre significativi momenti a questo tema:
- L’incontro “#pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015” con la partecipazione del Direttore Moncef Ben Moussa, a seguito del funesto attentato al Museo di Tunisi, per ricordare l’importanza del patrimonio culturale come strumento di unione e dialogo fra culture al di là dell’appartenza religiosa o politica.
- L’attenzione su Palmira con il lancio dell’hashtag #unite4heritage for Palmyra e una serie di incontri sulla distruzione del patrimonio culturale, sull’archeologia ferita e sulla disintegrazione delle identità. Quest’anno sarà un grande piacere ospitare i tre figli di Khaled al-Asaad, ucciso barbaramente dall’Isis nel maggio 2015 ed eroico custode della bellissima “Sposa del Deserto”.
- L’ “International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, premio dedicato alla scoperta archeologica più significativa del 2016, nel nome del direttore dell’area archeologica siriana, dal 1963 al 2003. Il premio, giunto alla sua terza edizione, verrà assegnato in collaborazione con le testate archeologiche internazionali, tradizionali media partner della BMTA: Antike Welt (Germania), Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia). Vincitrice è risultata la scoperta in Iraq di una grande città dell’Età del Bronzo, presso il piccolo villaggio curdo di Bassetki.
“Al Ventennale, una ricorrenza importantissima, la BMTA, unica nel suo genere in tutto il bacino del Mediterraneo, ha voluto lasciare una traccia concreta dell’impegno a favore della pace, della fratellanza tra i popoli, del dialogo interculturale e interreligioso. E ha voluto farlo partendo dai più giovani, dalla Generazione Futuro, quella nata con il web 2.0, che proprio grazie alle straordinarie opportunità offerte dal mondo globalizzato e interconnesso ha la possibilità di fornire un contributo determinante all’abbattimento di ogni barriera geografica, culturale, etnica, religiosa”. Lo ha spiegato il Fondatore e Direttore della Borsa Ugo Picarelli che, durante la Conferenza d’apertura nella Basilica Paleocristiana, ha ripercorso gli anni della nascita e della crescita della manifestazione dal 1998, stesso anno in cui l’Unesco aveva dichiarato il sito archeologico Patrimonio dell’Umanità, fino alla Riforma Franceschini, anni in cui l’intuizione iniziale della Borsa, quella di mettere in relazione il patrimonio culturale e la sua tutela con la fruizione dello stesso, la sua promozione e il turismo, sono diventati un’idea forte e condivisa.
Suggestiva e importante anche l’iniziativa “La Borsa incontra le Scuole. Il patrimonio culturale quale identità e memoria storica dei popoli” all’interno del Parco archeologico nell’area antistante il Tempio di Nettuno. Dopo il benvenuto da parte di Francesco Palumbo, Sindaco di Capaccio Paestum, Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco, Luisa Franzese, Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Corrado Matera, Assessore Sviluppo e Promozione Turismo Regione Campania, sono intervenuti Mohamad Saleh, ultimo direttore per il Turismo di Palmira e Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi.
“Non cedete alle lusinghe di chi aggredisce il patrimonio culturale e uccide chi lo difende per annullare l’identità di un popolo: i valori veri sono quelli della vostra e della nostra storia”: è il messaggio e monito centrale che strappa l’applauso più lungo dal tappeto di ragazzi accorsi sotto le vestigia del Tempio di Nettuno per la suggestiva inaugurazione della Borsa all’insegna di ArcheoExperience, la più grande rassegna di Archeologia Sperimentale in Italia. Prima di curiosare tra gli accampamenti rievocativi e i laboratori di archeologia sperimentale allestiti lungo l’Area Archeologica e assistere alla rappresentazione teatrale “Arianna o il labirinto rovesciato” a cura del Liceo Regina Margherita di Salerno, migliaia di studenti hanno assistito all’inedita apertura del Ventennale dell’evento.
“Vedervi qui così numerosi e partecipi è una sorpresa straordinaria”, ha commentato dal podio tra le colonne Moncef Ben Moussa, il Direttore del Museo del Bardo di Tunisi. “Portare i giovani nei siti e far sentire ai ragazzi di fare parte della loro storia, dà coscienza a una condivisione di valori che risalgono anche a millenni e che testimoniano come la propria identità sia unica. Anche ancor prima di dirigerlo, ho sempre considerato il Museo del Bardo un luogo sacro da rispettare come un monumento religioso – ha proseguito – e l’atto ignobile di due anni fa, per giunta per mano di giovani, dimostra che c’è un problema anche di coscienza del valore identitario del patrimonio culturale, una palese contraddizione con la religiosità a cui dicono di ispirarsi. L’arte non ha colori politici, né religione né confini geografici e ci fa scoprire quanto le nostre identità siano non solo diverse, ma anche molto simili”.
“Da quando l’Isis ha attaccato la mia Palmira – ha ricordato Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira – torno ogni anno a Paestum per la Borsa perché so che qui lavoriamo tutti insieme non solo per progettare di restaurare i siti archeologici della Siria andati distrutti, ma soprattutto la mentalità dei nostri giovani devastata da tanto scempio. E sono contentissimo di sapere che anche voi ragazzi siete qui con noi”.
La BMTA vuole ancora una volta ricordare, soprattutto ai giovani in via di formazione, che il patrimonio culturale è uno strumento fondamentale per il dialogo fra culture, motivo quindi di scambio e incontro e non di scontro. Le nuove generazioni dovranno essere consapevoli che il patrimonio culturale è un bene comune, rappresentante di identità nazionale e quindi difeso da tutti coloro che fanno della democrazia il loro baluardo.
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