Il ministero delle Antichità ha annunciato qualche giorno fa che è stata completata la nuova pavimentazione delle passerelle del secondo asse del complesso templare di Karnak per migliorare l’accessibilità dei visitatori, in modo particolare ai turisti con una mobilità ridotta. L’istallazione di queste strutture fa parte di un piano di trasformazione ed adeguamento ben più ampio, voluto dal Ministero in collaborazione con il Governatorato di Luxor, per adeguare siti archeologici e musei agli standard internazionali relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche.
I templi di Karnak diventano così il primo sito archeologico egiziano preparato ad accogliere turisti con ridotta mobilità. Il restauro e lo sviluppo di strade, percorsi e servizi sono ancora in pieno svolgimento all’intero di uno dei più grandi complessi templari costruiti nell’antica Kemet, che rappresenta una testimonianza architettonica e di pietre incise della cultura e della civiltà dell’antico Egitto, dal Medio Regno fino al Periodo Tolemaico.
Il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, il dott. Mostafa Waziry, precisa che queste passerelle disposte tra il settimo e decimo pilone si collegheranno a tutti i corridoi del primo asse e agli accessi intorno al Lago Sacro.
Waziry ha anche annunciato novità riferite all’Akh-menu, il tempio giubilare che Thutmose III fece costruire all’interno del complesso templare di Karnak conosciuto per la sua “Sala delle feste” e per il giardino botanico. Le opere di restauro sono finalmente state completate: i vecchi lavori eseguiti negli anni ’90 sono stati rimossi e sostituiti da interventi basati su nuovi metodi di preservazione più efficaci e meno invasivi. Sono stati sottoposti ad interventi conservativi anche gli ambienti interni del tempio di Khonsu e le statue del faraone Seti II.
Sources: MoA