Il Museo Etrusco Villa Giulia in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario Giuseppe Garibaldi di Roma sono impegnati da novembre 2021 in un progetto che prevede la realizzazione di una vigna didattica nei giardini posteriori del Museo. In effetti, il Museo sorge proprio sull’antica Vigna Julia, nominata anche dal Vasari quando nelle sue “Vite” afferma di essere stato il primo a coltivarla.

Infatti, dopo le analisi agronomiche che hanno confermato la buona fertilità del terreno, 15 studenti del quinto anno, seguiti dai professori Nardi e Pedacchia, hanno impiantato viti a spalliera – ovvero sorrette da pali-, viti maritate – sorrette da limoni – e viti autoportanti ad alberello. Gli studenti sono stati affiancati anche dai Servizi Educativi del Museo affinché imparassero le tecniche etrusche di coltivazione vinicola.

Vengono ospitate le due varietà del Sangiovese, vino rosso, e della Malvasia del Lazio, vino bianco, dal momento che sono le colture più antiche documentate dalle fonti e sembrano ancora avere caratteristiche simili a quelle delle viti antiche. Gli studenti dell’Istituto Agrario hanno potuto studiare e sperimentare con mano che le piante di vite moderne non hanno le stesse caratteristiche di quelle antiche, sia per le varianti genetiche, sia per la filossera che ha danneggiato notevolmente il patrimonio genetico delle viti europee che ora si riproducono solo da tralci già esistenti.

La speranza è che la vendemmia possa essere eseguita già nell’autunno del 2023, frutto della quale sarà un produzione minima di circa 70-80 bottiglie. Tutto quanto darebbe così concretezza all’intento storico-documentario di seguire le fasi della lavorazione vinicola dell’antichità partendo dalle fonti. Il direttore del Museo, Valentino Nizzo, sta già progettando un ciclo di appuntamenti culturali che prevedano la degustazione del vino etrusco… dalla terra direttamente alla tavola!

 

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Mara Zoppi

Appassionata fin da piccola alla storia e all’archeologia, dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere – curriculum Scienze dell’Antichità – presso l’Università degli Studi di Milano, laureandosi nel 2019 con una tesi di carattere archeologico-egittologico dal titolo Imhotep scriba e medico: dall’Egitto del III millennio a.C. ad oggi. Si iscrive successivamente alla facoltà di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano dove si laurea nel 2021 con votazione 110/110 e lode sviluppando una tesi in ambito egittologico dal titolo La Casa della Vita nell’Egitto Antico: luoghi, riti, funzionari.

Ha partecipato a due laboratori di scavo archeologico: il primo sul sito di Urvinum Hortense a Collemancio di Cannara (PG) di epoca romana con l’Università degli Studi di Perugia; successivamente sul sito archeologico di Nora (Pula, CA) nella sezione competente all’Università degli Studi di Milano, quindi di epoca romana, contribuendo anche alle operazioni di post-scavo.

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