Scoperta eccezionale quella annunciata dal direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, Francesco Mercurio. Lo studio del papiro P.Herc.1067, condotto da Valeria Piano, e conservato nell’Officina dei Papiri Ercolanensi, ha permesso di attribuire con certezza i frammenti analizzati alla “Historiae ab initio bello rum civilium” di Lucio Anneo Seneca il Vecchio, conosciuto come il retore e padre del filosofo Seneca, opera di cui si conosceva l’esistenza da fonti indirette ma di cui non esisteva notizia diretta di tradizione manoscritta.
Il P. Herc 1067 è uno dei più noti papiri latini della collezione ercolanese, conosciuto come “Oratio in Senatu habita ante principem”, e finora si riteneva conservasse un discorso politico composto da Lucio Manlio Torquato e pronunciato in Senato al cospetto dell’imperatore.
“Sono particolarmente lieta che questa scoperta di assoluto valore sia avvenuta alla Biblioteca nazionale di Napoli – dichiara il Direttore generale Biblioteche e istituti culturali del MIBACT, Paola Passarelli – grazie al lungo ed appassionato lavoro di una ricercatrice dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e nell’ambito di un rilevante progetto europeo. È un segnale positivo di come fare sistema possa portare a questi risultati ed uno stimolo incoraggiante a proseguire in questo senso”
“Il binomio tutela e ricerca – conclude il Segretario generale del MIBACT Carla di Francesco – porta oggi un risultato straordinario e restituisce al mondo un’opera della letteratura latina finora ritenuta perduta”.
Valeria Piano, filologa e papirologa, ricercatrice dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’ambito del progetto europeo PLATINUM, ha ricomposto i frustuli lavorandoci minuziosamente un anno, frammenti, tra l’altro, tutti catalogati con lo stesso numero di inventario e provenienti quindi dallo stesso rotolo. Studi e analisi sui sedici pezzi, e ulteriori analisi cronologiche e stilistiche, hanno permesso quindi di attribuire con certezza l’opera a Seneca padre. I risultati delle ricerche sono state accolte con grande entusiasmo dal mondo accademico e hanno permesso di restituire al mondo un’opera considerata da tutti ormai persa per sempre. La Biblioteca della Villa dei Pisoni si conferma, ancora una volta, un importante centro di studi per l’epoca e per noi fonte preziosa per la conoscenza di opere fondamentali per la letteratura latina.