Durante dei lavori di archeologia preventiva resi necessari per la messa in opera di alcuni sottoservizi, effettuati dalla cooperativa Acea, emergono a Roma, nella zona dello Stadio Olimpico, dietro la curva nord, due sarcofagi di età romana probabilmente appartenuti a due infanti.

A due metri e mezzo sotto il livello stradale, gli archeologi coordinati da Marina Piranomonte, con la collaborazione della dott.ssa Alice Ceazzi, del restauratore Andrea Venier, dell’antropologa Giordana Amicucci e del topografo Alessandro Del Brusco, hanno portato alla luce due tombe di fanciulli, si pensa appartenuti ad una famiglia benestante.

I sarcofagi sono in marmo ed uno risulta essere decorato con un ricco bassorilievo; la datazione risalirebbe intorno al III-IV secolo d.C., anche se dovrà essere confermata da ulteriori analisi più approfondite. Al momento, i reperti sono stati rimossi dal luogo del ritrovamento e portati nei laboratori della Soprintendenza Speciale di Roma dove nei prossimi mesi saranno analizzati e studiati dagli esperti. Nel prossimo autunno, annuncia la Soprintendenza, verranno comunicati i risultati delle ricerche.

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Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

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