Luqsor, scoperta la tomba di uno scriba reale

Nella necropoli tebana di el-Khoka il team di archeologi giapponesi della Waseda University ha scoperto una tomba di epoca ramesside (dinastie XIX e XX, 1321-1078 a.C.) appartenuta ad un uomo di nome Khonsu, detentore del titolo di "scriba reale". La sepoltura è stata trovata durante i lavori di pulizia della parte orientale del cortile della TT47, la tomba di Userhat, “Sovrintendente degli appartamenti privati del Re” durante il regno di Amenhotep III.

“Egitto, la culla delle religioni”, una mostra verso la tolleranza religiosa

In occasione del sesto anno dalla rivoluzione del 25 gennaio, al Museo Egizio del Cairo si inaugurerà stasera una mostra temporanea sulla tolleranza religiosa dal titolo "Egypt, the cradle of religions" (Egitto, la culla delle religioni), una collaborazione tra il Museo Islamico, il Museo Copto e il dipartimento di restauro dell’EMC, che per due mesi, presso la Sala 44 del museo di piazza Tahrir, mostrerà circa 70 reperti provenienti da questi musei e che faranno luce sulle religioni praticate in Egitto fin dai tempi antichi: dall'era del faraone monoteista Akhenaton alla comparsa del Giudaismo, del Cristianesimo e dell’Islam. Tra gli altri saranno esposti manufatti copti con iscrizioni islamiche, come il contrario, ovvero reliquie islamiche con influenze copte, proprio per mostrare come queste due grandi religioni in passato erano tolleranti tra loro e come si integravano nel tessuto sociale anche attraverso l’arte.

“L’Egitto in salotto. La collezione Grimellini e il gusto moderno per...

La mostra "L'Egitto in salotto. La collezione Grimellini e il gusto moderno per l'Egitto antico" è promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli - nel quadro delle iniziative programmate dal Servizio educativo - ed espone parte della collezione privata di proprietà del prof. Arch. Claudio Grimellini. La mostra è curata dallo stesso Grimellini coadiuvato dalle egittologhe Caterina Cozzolino e Rita Di Maria e Stefania Mainieri dell'Università L'Orientale di Napoli.

Visitare il Museo Egizio alla scoperta dei cibi di antichi dei...

Per gli antichi egizi le esigenze e abitudini nutritive della loro vita terrena si riflettevano simbolicamente anche dopo la morte. Sabato 21 e domenica 22 gennaio, al Museo Egizio, in via Accademia delle Scienze 6 a Torino, i bambini, accompagnati dalle loro famiglie, potranno indagare sulle abitudini alimentari degli egizi grazie ad una visita guidata intitolata “Una fame da oltretomba: menù per il corpo e per lo spirito”.

Riapre dopo tre anni il Museo di Arte Islamica del Cairo

Il Museo di Arte Islamica (MIA) a Bab El-Khalq, al centro del Cairo, è pronto a riaprire le sue porte ed accogliere i visitatori dopo i tre anni di chiusura necessari per la ricostruzione e il restauro degli ambienti, e dei reperti in esso contenuti, colpiti gravemente dall’esplosione di un’autobomba nel gennaio del 2014. Ufficialmente inaugurato mercoledì dal Presidente egiziano Abdel-Fattah El-Sisi, dal Primo Ministro Sherif Ismail e dal Ministro delle Antichità Khaled El-Enany in una cerimonia alla presenza di altri alti funzionari, il museo accoglierà nella giornata di oggi la stampa così da consentire ai media di fotografare e mostrare al mondo il lavoro svolto in questi due anni e far conoscere le meraviglie che il museo custodisce. Da domani, invece, l’accesso sarà possibile al pubblico che fino a sabato 28 gennaio potrà usufruire dell’ingresso gratuito. La splendida sede del MIA è un edificio in stile neo-islamico di due piani dove al primo piano sono esposte straordinarie collezioni di rari manufatti in legno e gesso, nonché reperti tessili, di metallo, ceramica, vetro e cristallo tutti rigorosamente dell'era islamica provenienti da tutto il mondo. Un totale di 4.400 manufatti disposti in 25 gallerie. L’Italia è stata protagonista del restauro di quello che è considerato uno dei più importanti musei di arte islamica nel mondo.

Scoperte altre 12 tombe a Gebel el-Silsila. Gli antichi abitanti godevano...

Nella zona settentrionale di Gebel el-Silsila la missione archeologica egiziano-svedese guidata da Maria Nilsson e John Ward della Lund University ha scoperto un gruppo di tombe scavate nella roccia risalente alla XVIII dinastia, un ritrovamento davvero importante per le informazioni che svela sulla salute della popolazione antica di quei luoghi oltre al fatto che, con il susseguirsi delle scoperte di quest’ultimo periodo, continua a cambiare la percezione della natura e del ruolo di questo luogo.