Lettera di Nefertari, moglie di Ramesse II, a Pudukhepa, moglie di...
Sappiamo che unitamente alla corrispondenza intercorsa tra Ramesse II e il sovrano hittita Khattushili III (1265-1237) e che ha portato alla stesura del celebre trattato di pace e alla celebrazione di due matrimoni tra il faraone e due figlie di Khattushili1, anche tra le regine, l’egizia Nefertari e la hittita Pudukhepa, fu scambiata una ricca corrispondenza.
Figlia di Pentipsharri, sacerdote di Astarte/Ishtar nella città di Lawazantiya, nella regione di Kizzuwatna, e a sua volta sacerdotessa, Pudukhepa sposò Khattushili verso il 1265 a.C. Ultima regina hittita di cui ci sia giunta notizia, essa mantenne il ruolo di Regina Regnante anche durante l’intero periodo del regno del figlio Tudhaliya IV (1237-1209), e morì in tarda età, nel regno del nipote Shubbiluliuma II. È considerata la più importante figura femminile della storia ittita, in campo politico e spirituale.
Le Guerre di Ramesse III
Traduzione e commento grammaticale dei testi a carattere militare dal Tempio di Medinet Habu.
Enūma Eliš “quando in alto”
Un nuovo Speciale di MediterraneoAntico.it è pronto per essere scaricato o sfogliato online, gratuitamente, da tutti i nostri lettori. Un lavoro di grande valore filologico curato da Alberto Elli, che ci riporta indietro nel tempo per farci scoprire i temi della Creazione, così come li vivevano gli antichi.
Al corposo ed iniziale insieme di segni cuneiformi, riscritti con un apposito font per essere perfettamente leggibili, segue la traduzione continuata, che consente di fruire appieno dell’intero materiale a tutti coloro che sono interessati, ma non filologi esperti.
Il sarcofago di Gemenefharbak
Il sarcofago di Gemenefharbak pervenne al Museo Egizio di Torino con la collezione Drovettinel 1824. Fu sistemato insieme all'intera collezione nella sale dell'Accademia delle Scienze. Gemenefharbak era un funzionario di altissimo grado (ricopriva, fra l'altro, la carica di Visir) vissuto a Sais, città del Delta Occidentale al tempo della XXVI dinastia (672-525 a.C.) e i suoi innumerevoli titoli compaiono nelle iscrizioni del sarcofago.
La costruzione del tempio di Ningirsu
Desideroso di conoscere sempre più a fondo il magico e affascinante mondo delle lingue redatte in grafia
cuneiforme, dopo aver studiato l’accadico ho deciso di rivolgermi pure al sumero; e così, procuratomi due o
tre grammatiche e qualche eserciziario, mi sono studiato anche questa nuova lingua. È poi venuto come
conseguenza naturale il desiderio di confrontarmi con un testo di “dimensioni” maggiori di quelli delle usuali
tavolette d’argilla e la scelta è caduta sui Cilindri di Gudea, non fosse altro perché ero riuscito a procurarmi
l’intero testo in cuneiforme.
I furti nelle tombe a Tebe alla fine del Nuovo Regno
Presentazione generale, traduzione dei testi e commento grammaticale