Di un volumetto di Ippolito Rosellini

Nel volumetto "Un Bassorilievo-Egiziano nella Galleria di Firenze", edito nel 1826, Ippolito Rosellini affrontò la traduzione del testo di un bassorilievo policromo proveniente dalla tomba di Ptahmose a Menfi (XIX dinastia). Il bassorilievo presenta due sposi seduti che ricevono adorazione e offerte da parte dei figli. Il soggetto del reperto fu anche il motivo che portò Rosellini a scrivere il volumetto: un dono nunziale.

Rinvenuta a Dahshur una mastaba dipinta dell’Antico Regno

© MoTA Nella necropoli di Dahshur la missione archeologica dell'Istituto Archeologico Tedesco al Cairo ha scoperto una mastaba dell'Antico Regno. La missione tedesco-egiziana, diretta dal...

Intorno a una scena del sarcofago di Horudja (XXVI dinastia)

Nel cortile del Museo Egizio del Cairo è esposto un sarcofago di granito nero della XXVI dinastia, ritrovato nel 1992 ad Athribis, appartenuto ad un personaggio di rango elevato chiamato Horudja. Il reperto è di grande interesse perché presenta formule funerarie che riportano numerose varianti rispetto alle formule standard.

Al Bahnasa, Egitto. Nuove sepolture tolemaico-romane con maschere funerarie, lingue d’oro...

© Ministero per il Turismo e le Antichità egiziane - modificato da Chiara Lombardi per MediterraneoAntico Continuano a riservare sorprese gli scavi nel governatorato di...