Leda e il Cigno – una nuova scoperta a Pompei
L’affresco riemerge da un ambiente di via del Vesuvio, nel corso degli interventi di riprofilamento dei fronti di scavo della Regio V.
Sacrifici di pasti ad Iside sul lato meridionale del Tempio
Numerosi reperti in ceramica e resti di pasti sacrificali scavati nell’area sacra del porticato a sud del Santuario di Iside, confinante a Nord con un muro del Teatro Grande di Pompei, sono stati analizzati dalla ricerca scientifica orientata alla comprensione di forma e scopi del rito sacrificale rivolto alla divinità egizia, adorata in ambito iniziatico a Pompei sia nel suo tempio che nelle domus in cui aveva posto (tra lari e penati) nel culto esoterico del ciclo vita-morte della natura, avvicinato (o confuso) a quello greco-romano di Afrodite e/o di Dionisio.
Decorazione delle Domus e i quattro stili della pittura pompeiana
Le fonti letterarie sull’Arte Antica si limitano al trattato Sull’architettura di Vitruvio e alla Storia naturale di Plinio il Vecchio. Le opere d’Arte della Grecia si conoscono grazie alle copie dei romani (e dai pompeiani) per questo motivo le osservazioni di Plinio il vecchio, a riguardo, sono rilevanti perché formulate sulla base della conoscenza diretta degli originali.
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: inizia il conto alla...
Mancano pochi giorni all'apertura della XXI edizione della Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico di Paestum e noi saremo presenti con una nostra collaboratrice Valeria Nuzzolo, che ci terrà informati giorno per giorno attraverso i nostri social.
Mondi aperti sull’Oltretomba: l’idea di mundus nella religione etrusco-romana di epoca...
Nella civiltà italica antica, il mondo dei vivi e quello dei morti entravano in contatto a Febbraio durante le celebrazioni dei Feralia e in occasione dell'apertura della fossa, chiamata mundus, scavata all'atto della fondazione di una città.
Ercolano: riapriranno 6 importanti domus chiuse dagli anni 80
La manutenzione programmata del Parco Archeologico di Ercolano è finalmente realtà: è stato firmato il contratto di manutenzione ordinaria dei resti archeologici per tre anni (2018-2020) grazie alla quale il Parco si pone all’avanguardia in Italia mettendo in pratica un processo di manutenzione programmata completo. L’area archeologica è contemporaneamente interessata da alcuni importanti interventi di restauro di strutture e apparati decorativi: il cantiere della Casa del Bicentenario è già in fase avanzata; sono in fase di attuazione le gare per l’area dell’Antica Spiaggia, per la progettazione del consolidamento e della sistemazione idrologica della Villa dei Papiri, infine il restauro di sei tra le più importanti domus di Ercolano. Così, tanto la Casa del Bicentenario quanto le sei domus, chiuse dagli anni 80 del secolo scorso, saranno presto accessibili.