St Wrt Egyptian – La grande donna egiziana dall’antichità ad oggi al Museo Egizio del Cairo

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st Wrt Egyptian (ph. Courtesy of Egyptian Museum of Cairo)

Non c’è che dire, marzo, in Egitto, è proprio il mese tinto di rosa. Infatti oggi, 16 marzo, nella terra dei faraoni si celebra la festa della donna e il 21, primo giorno di primavera, si omaggiano le mamme. Per la duplice occasione il Museo Egizio del Cairo ha organizzato per domenica 19 marzo una giornata interamente dedicata alla donna, al suo ruolo nella società dall’antico Egitto ai giorni d’oggi. L’iniziativa fa parte delle attività offerte dal Museo di piazza Tahrir che, nel trattare i vari argomenti legati alla civiltà egizia, svolge un’opera di sensibilizzazione verso la cultura del proprio paese e verso i problemi sociali. Con “St Wrt Egyptian”, il nome dell’evento, sarà possibile partecipare ad un tour guidato serale (incluso con l’acquisto del regolare biglietto d’ingresso al museo) che, dalle 17.30, tratterà per un’ora e mezza i temi che ruotavano intorno al mondo delle donne nell’antico Egitto. Dobbiamo ricordare che la donna nell’antica Kemet godeva di diversi titoli che potevano essere quelli di sorella, padrona di casa, l’amata, la moglie, tutti titoli che testimoniano l’alta considerazione di cui godeva all’interno della famiglia e nella società, in quella società in cui, allo stesso tempo, occupava anche posizioni importanti come quello di Regina (ne sono un esempio Mer(it)neith, I dinastia; Khent- kaus, IV dinastia; Sobeknefru, XII dinastia; Hatshepsut , XVIII dinastia; Tausert XIX dinastia; Cleopatra VII, periodo tolomaico), di Grande Sposa Reale e di Divina Adoratrice di Amon. Erano donne carismatiche, fidate consigliere, donne che avevano molta influenza nelle decisioni dei sovrani, come (nel ricordare le più celebri) Teye, prima Grande Sposa Reale poi Madre del Re; o Nefertari, la Grande Sposa Reale tanto amata da Ramesse II; o Nefertiti, abile ambasciatrice nei rapporti diplomatici con le corti straniere; Tety-Shery; Ahmose Nefertari… tutte donne che hanno giocato ruoli importanti sia in tempi di guerra che di pace e che hanno lasciato la loro forte impronta nella storia di questa antica civiltà. Cercare le loro origini, conoscerle e apprendere le loro azioni e il loro potere significa per la donna egiziana di oggi conoscere la propria origine e la storia del suo paese. Ma lungo il percorso preparato nelle sale del museo si parlerà anche di cose molto più frivole, si toccheranno temi che da sempre hanno contraddistinto il seducente mondo femminile, quindi si scopriranno profumi, trucchi, accessori per la toletta, gioielli e tutto ciò che ruota intorno all’orbita del gentil sesso.

Durante la serata, successivamente alla visita guidata, interverranno anche due grandi ospiti di nazionalità egiziana che rappresentano il modello di imprenditorialità al femminile in Egitto: la Signora Rania Yahya, membro del Consiglio Nazionale per le Donne, la quale, proprio in questo ultimo mese, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in cui invita le sue connazionali ad abbattere le mura del carcere in cui si sentono intrappolate e rinchiuse, a frantumare tutte le barriere nei loro confronti e di non accettare le ristrettezze che la società “impone”  con lo scopo di fornire loro la voce della donna egiziana a vari tipi di pubblico, incoraggiare le giovani donne a sviluppare il loro spirito di determinazione e le loro potenzialità: una lotta per non essere più vulnerabili insomma. Un programma importante, questo, svolto in collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA – United Nations Population Fund), UN Women, Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (United Nations Development Program) e l’Ambasciata Svedese. L’altro ospite d’onore sarà il Capitano Magda Malek, la prima donna pilota egiziana al comando di un Boeing 777-300. Per concludere la serata, un concerto nel delizioso giardino del Museo allieterà gli intervenuti.

Un elogio va al Museo Egizio di piazza Tahrir che non è nuovo a queste iniziative che omaggiano il sesso purtroppo ancora debole; anche lo scorso anno, in occasione della presentazione dei reperti del mese di marzo, i curatori del museo avevano selezionato dei pezzi che parlavano di donne (ricordiamo l’articolo in merito all’evento: https://mediterraneoantico.it/articoli/egitto-vicino-oriente/museo-egizio-del-cairo-i-reperti-del-mese-di-marzo/ ).

Non mi resta che fare gli auguri a tutte le donne!

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