È tempo di rinascita per Ercolano. Da giorno 15 gennaio, ben quattro domus sono state riaperte stabilmente: la Casa dei Due Atri, la Casa del Bel Cortile, la Casa dell’Erma di bronzo e la Casa dei Cervi.
Dopo la nomina, il direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, aveva promesso cambiamenti e una nuova stagione di aperture e attività. Le promesse sono state mantenute. Il Parco ha lanciato la scorsa settimana una nuova fase del grande progetto “Maiuri Pop.Up: Extended interiors” con workshop dedicati alle guide turistiche, agli insegnanti delle scuole del territorio vesuviano e agli studenti dell’Accademia di Belle Arti, impegnati nella realizzazione di manufatti che, nei prossimi mesi, allestiranno la Casa del Bel Cortile. Le domus, chiuse da anni, sono state finalmente restituite al grande pubblico, grazie all’accordo con Ales stretto dal direttore Sirano:
“Oggi parte un nuovo capitolo del Parco Archeologico di Ercolano,- dichiara Sirano – l’apertura di quattro domus con personale Ales significa restituire una parte di Patrimonio al pubblico. Ma questa fase rappresenta per noi anche l’avvio di un periodo di monitoraggio dell’impatto su tali domus della frequentazione da parte del pubblico. Per tutelare gli edifici osserveremo costantemente che effetto avrà l’apertura al pubblico su ambienti, strutture murarie, pavimenti e dipinti per proporre eventuali alternanze e rotazioni di aperture, ma anche per tutti gli interventi di manutenzione e restauro del caso, alcuni dei quali già in svolgimento”.
Cosa si potrà visitare quindi? La Casa dei Due Atri, la cui facciata conserva un arco cieco al di sopra del portale e, all’interno, una testa di Gorgone contro il malocchio. L’interno è caratterizzato dalla presenza di due atri.
La Casa del Bel Cortile, abitazione che si distingue dalle altre dell’antica città per la presenza di un cortile pavimentato con un bel mosaico bianco e crocette nere uncinate; da qui si accedeva al piano superiore grazie ad una scala e un ballatoio in muratura.
La Casa dell’Erma di Bronzo, nell’atrio di questa casa, a impluvio centrale e pareti affrescate in terzo stile, è stata ritrovata un’erma (cioè un busto-ritratto su pilastro) in bronzo, raffigurante il proprietario dell’abitazione, di cui è esposta una copia.
La Casa dei Cervi, una delle dimore più ampie di Ercolano. Occupava circa 1100 m2, sviluppandosi sia al piano terra, riservato ai proprietari, che in un secondo livello, destinato alla servitù. E’ caratterizzata da un ampio porticato coperto su cui si aprono ambienti lussuosi, in parte affacciati sul mare. Tra gli arredi marmorei del giardino sono presenti due statue di cervi assaliti da un branco di cani, che danno il nome alla casa.
Tra queste si distingue la Casa del Bel Cortile, tipo di costruzione completamente nuova rispetto alle tipiche case pompeiane, organizzata intorno ad una corte dalla quale si accede ai piani superiori, forse insieme di piccoli appartamenti, forse sede di un’associazione privata.