Il “piccolo principe guerriero” e una divinità etrusca fino ad ottobre...
Per la prima volta due musei del Polo museale dell’Umbria hanno realizzato un’esposizione in sinergia. Resterà aperta fino a domenica 1 ottobre la mostra...
Trovata la tomba del Leone di Valvidone
A margine della presentazione pubblica della nuova associazione, il Gruppo Archeologico Città di Tuscania ha presentato quella che è una scoperta davvero straordinaria. La scoperta della localizzazione esatta della Tomba dei Neaznas, famiglia etrusca di Tuscania, dalla quale proviene l’eccezionale scultura funeraria del “Leone di Valvidone”, uno dei principali reperti archeologici tuscanesi, oggi conservato ed esposto nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
L’ombra degli Etruschi in mostra a Prato
In epoca etrusca l’area della Toscana comprendente la pianura e le alture collinari fra Firenze, Prato, Pistoia, il Montalbano, il Mugello e la Val di Sieve (ovvero il territorio a nord del fiume Arno, definibile come “fiesolano” dal nome del centro etrusco di Fiesole che fungeva da fulcro) costituiva un’area strategica la cui unità culturale è testimoniata da un notevole tesoro archeologico. La mostra “L’ombra degli Etruschi. Simboli di un popolo fra pianura e collina”, allestita a Palazzo Pretorio di Prato (visitabile fino al 30 giugno 2016), ripercorre la storia delle popolazioni che abitavano quest’area attraverso una produzione di pregio tra cippi, stele e bronzetti, utili per comprendere le radici culturali profonde e apprezzare il significato di una produzione eccellente, strettamente connessa alla sfera del sacro e dell’oltremondano.
Convegno di Tuscania 2016-Tuscania nell’Antichità
Il 7° Convegno sulla Storia di Tuscania, “Tuscania nell'Antichità”, si è svolto il 12 marzo 2016 presso la ex Chiesa S.Croce a Tuscania (Viterbo), organizzato dall'Associazione Archeotuscia onlus (in particolare da Mario Tizi e Roberto Quarantotti), con il patrocinio del Comune di Tuscania.
L’Ombra della Sera
A chi non fosse appassionato di storia antica questa statua potrebbe sembrare l’opera contemporanea di un artista eclettico, che crea le sue opere idealizzando le forme e trascurando totalmente le proporzioni.
In realtà questo reperto, che non costituisce un unicum e il cui nome – Ombra della Sera – pare debba essere ricondotto a Gabriele D’Annunzio, risale al III sec. a.C. ed è una vera e propria icona della civiltà etrusca. Oggi è custodita presso il Museo Archeologico di Volterra intitolato a monsignor Mario Guarnacci