Intorno a una scena del sarcofago di Horudja (XXVI dinastia)
Nel cortile del Museo Egizio del Cairo è esposto un sarcofago di granito nero della XXVI dinastia, ritrovato nel 1992 ad Athribis, appartenuto ad un personaggio di rango elevato chiamato Horudja. Il reperto è di grande interesse perché presenta formule funerarie che riportano numerose varianti rispetto alle formule standard.
L’acquedotto di Patara: una pregevole opera di ingegneria idraulica romana
Lungo la Via Licia, in Turchia, esistono innumerevoli siti archeologici con resti di notevole importanza. Tra essi troviamo l’acquedotto a sifone invertito (detto anche rovescio) di Delikkemer vicino Patara, un’opera di grande ingegneria idraulica romana.
Gli insegnamenti di Silvano
Il testo qui presentato dovrebbe risalire a un periodo non molto successivo a Clemente di Alessandria (circa 150-215) ed Origene (185-254), poiché esso mostra numerose affinità con la loro teologia. L’autore è presentato col nome pseudoepigrafico di Silvano, il compagno di Paolo, e probabilmente era un copto.
Alcune spigolature sullo strano destino delle mummie
L’analisi patologica delle mummie è da alcuni lustri uno strumento fondamentale di conoscenza delle modalità di vita e delle cause di morte degli antichi abitanti della Valle Nilo. Nella letteratura egittologica i reports degli scavi sono sistematicamente accompagnati da relazioni di patologi sui resti umani rinvenuti. I musei conservano con cura le mummie in condizione di umidità e temperatura atte a preservarle per la curiosità dei visitatori e le ricerche degli studiosi.
Howard Carter e Trieste
Howard Carter era solito partire da Londra sul "Venice Simplon-Orient-Express", un treno che attraversava su un traghetto la Manica. Poi arrivava a Venezia e quindi si trasferiva a Trieste per prendere uno dei piroscafi che faceva scalo ad Alessandria, Egitto: si trattava di solito della motonave Helwan.
Un caso di conoscenze iniziatiche nell’antico Egitto
Il passaggio dalla vita terrena alla vita ultraterrena è stato avvertito dagli antichi Egizi come un problema cruciale e adesso si sono applicati definendo un complesso di liturgie di varia natura, ma complementari allo scopo di raggiungere l’aldilà, di superare il giudizio morale sui loro comportamenti in vita e di essere ammessi come beati nei Campi di Ialu, il paradiso egizio.


















