Cercasi mecenate per valorizzare l’archeologia di Fossa (AQ)
La necropoli vestina di Fossa da oggi nella "vetrina on line" di Art Bonus: un impegno concreto della Soprintendenza per la valorizzazione e la fruizione.
Arte Romana a cura di Massimiliano Papini
Quelle che chiamiamo oggi «opere d’arte» non furono dunque sentite come una consuetudine ancestrale dai Romani, tanto da fare dubitare che un’arte «romana» sia mai esistita. Eppure, le loro produzioni figurative sono state grandiose e immense, nei tempi e nei territori dell’Impero, e il manuale concepito da Massimiliano Papini e scritto insieme a diversi esperti di archeologia romana intende offrirne una sintesi, con attenzione a committenti, artefici e destinatari nelle differenti situazioni storiche, culturali e sociali.
Alle kalende di marzo si celebravano i Matronalia
Nell’antica Roma, alle kalende di Marzo, dette anche feminae kalendae, si celebravano delle feste in onore di Giunone Lucina, che prendevano il nome di...
Il teatro greco – romano di Lokroi, l’antica città di Locri...
«Le tecnologie digitali studiate ed applicate per consentire il miglioramento della fruizione di un bene culturale da parte del pubblico costituiscono il progresso di cui c’è bisogno» - dice la dott.ssa Rosanna Pesce - «L’Applicazione in Realtà Virtuale per la visita immersiva al Teatro Greco-Romano è stata sviluppata partendo da questo pensiero e contribuisce alla conoscenza della storia del territorio in cui viviamo per amplificare la percezione delle potenzialità che il patrimonio culturale possiede e concretizzare l’idea che dai beni culturali si possa dar vita all’economia della cultura».
Il Tempio Dorico di Pompei. Nuova rilettura del mito di Issione...
L’area su cui sorge il Tempio Dorico è uno sperone lavico dal quale si domina la valle sottostante e la foce del fiume Sarno. Il luogo di culto fu scelto anticamente per la sua posizione visibile da lontano soprattutto da chi, proveniente dal mare e dopo aver doppiato il promontorio delle Sirenusse, si trovava davanti una delle aree cultuali più antiche della città di Pompei. Alla prima metà del VI secolo a.C. risale la costruzione del tempio, di tipo greco e dedicato ad Atena, che, assieme ai santuari di Punta Campanella e di Stabiae (loc. Privati), situati a sud del Golfo, viene a costituire un’ampia area di culto dedicata a questa divinità, scelta come protettrice della navigazione.
Celebrazioni per i defunti. Oggi si celebravano a Roma i Feralia
I Feralia erano delle festività romane dedicate al culto dei morti e celebrate nell’ultimo giorno dei Parentalia. La data ricadeva il 21 febbraio ed erano organizzate cerimonie pubbliche con offerte e sacrifici ai Mani da parte della collettività cittadina. La data ci è stata tramandata grazie ad una lettera di Cicerone ad Attico, e il giorno segnava la fine di altre festività, quelle dei Parentalia appunto, che avevano una durata di nove giorni, dal 13 al 21 febbraio e dove venivano celebrati i defunti.