La bambola di Crepereia Tryphaena
La bambola, per una bambina, è un’amica fedele che l’accompagna durante la crescita. La pettina, la veste, la tratta come una vera e propria figlia o come amica del cuore dalla quale non si separa mai. Non dovremmo allora sorprenderci se, anche le bambine di duemila anni fa, consideravano le bambole come il gioco più prezioso e caro. È nelle tombe infatti che si trovano la maggior parte di queste bambole e diventano compagne fedeli anche nell’ultimo viaggio dalla vita alla morte.
Restituito all’Italia il Druso trafugato a Napoli
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Cleveland Museum of Art hanno raggiunto un accordo per restituire all’Italia una statua in marmo dell’inizio del I secolo a.C. raffigurante la testa di Druso Minore (13 a.C. – 23 d. C.).
Il Panificio di Popidio Prisco
Tra i lavori di messa in sicurezza della Regio VII di Pompei, di cui abbiamo parlato qualche settimana fa, si segnala la riapertura al pubblico di una famosa attività commerciale dell’antica città vesuviana: il panificio di Popidio Prisco.
Mangiare alla romana
Spesso le fonti letterarie e archeologiche ci hanno permesso di ricostruire vari aspetti della società romana, e in modo particolare, grazie alle tante descrizioni degli autori antichi, possiamo farci un’idea di come si mangiava nell’antica Roma. Ghiottonerie culinarie, banchettanti ritratti in domus splendide a godere pasti e vino in buona compagnia, ritraevano il tenore di vita elevato della società aristocratica.
L’imperatore Caracalla vittima della congiura di Macrino
Sul piano della politica estera, anche Caracalla non si sottrasse all’idea di organizzare una grande spedizione contro i Parti. Ma durante il viaggio, l’8 aprile 217, venne assassinato a Carre, in Siria, durante una congiura militare, senza di fatto aver pensato mai a nominare un suo successore.
Un abbraccio tra uomini riscrive la storia dei calchi della Casa...
Una notizia assolutamente eccezionale che ci fa capire come dopo più di 2000 anni Pompei ci rivela ancora graditissime sorprese. La notizia è stata data questa mattina dal Soprintendente Massimo Osanna durante un convegno tenutosi nell’Auditorium degli scavi sul Grande Progetto Pompei. Le analisi del DNA e la TAC hanno confermato che i due calchi della Casa del Criptoportico, appartenenti a due persone morte durante l’eruzione e unite nell’ultimo istante prima della morte, in realtà sono due uomini.