Tra le cose che ci sono mancante nell’annus horribilis 2020 si annovera senza ombra di dubbio l’appuntamento annuale con la Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico che si svolge a Paestum.

Il motivo lo conosciamo tutti e non serve ripeterlo, preferiamo pensare ad oggi, giovedì 25 novembre 2021, e ai volti degli amici di sempre ritrovati in uno spazio nuovo, con lo stesso sorriso e lo stesso contagioso entusiasmo di fare. Preferiamo ascoltare il vociare delle persone, i suoni e rumori di una grande fabbrica che sta per rimettersi in moto dopo essere stata utilizzata in agricoltura, come fabbrica del tabacco, quartier generale delle Forze Alleate ed ospedale militare durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

La Sala Nettuno, dove si è tenuta la conferenza di inaugurazione della XXIII edizione della Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico 2021. Ph/Paolo Bondielli.

 

Nella splendida Sala Nettuno, ricavata nella chiesa costruita nei primi anni Trenta assieme all’asilo per le lavoratrici madri, ci sono tutti: le autorità civili, quelle militari e quelle ecclesiastiche. Ci sono i buyers, i relatori, direttori di musei e di aree archeologiche e tutte quelle persone che si muovono a passo svelto tra i padiglioni e che di fatto rendono possibile l’unico evento al mondo che si propone di promuovere le destinazioni turistico archeologiche, valorizzare Parchi e Musei, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione, incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali […] patrocinato da Unesco e Unwto, le Organizzazioni Governative della Cultura e del Turismo dell’Onu, che consente l’incontro di questo straordinario segmento dei beni culturali con il business professionale, con gli addetti ai lavori, con i viaggiatori, con gli appassionati e con il mondo scolastico”.  (https://www.borsaturismoarcheologico.it/)

C’è Ugo Picarelli, ideatore e patron dell’evento, la sua energia, la sua incredibile capacità di essere ovunque, ovunque serva la sua presenza.

Nel suo intervento il direttore della Borsa definisce “storica” questa inaugurazione, non solo perché riapre i battenti dopo la pausa forzata, ma perché trova la sua sede definitiva nell’ex Tabacchificio Cafassi già meta di centinaia di visitatori che già si muovono a proprio agio tra i padiglioni.

Il direttore Ugo Picarelli, fondatore della BMTA, in attesa del suo intervento alla conferenza di apertura della XXIII edizione. Ph/ Paolo Bondielli.

C’è la volontà di continuare il dialogo interculturale tra esperti del turismo e dell’archeologia, da sempre una delle anime portanti della manifestazione – ha rimarcato Ugo Picarelli – Il taglio internazionale della Borsa è linfa vitale insieme a tre visioni che durante questa edizione saranno consegnate ai soggetti titolati perché le rendano realtà: una di valenza internazionale, per la Candidatura al Consiglio d’Europa dell’Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, una seconda nazionale per la mobilità sostenibile nei Parchi Nazionali con l’uso di auto elettriche e un’ultima locale “Il Cilento in Prospettiva. Per un modello nazionale di Cultura del Territorio”.

Il sindaco di Capaccio-Paestum, Franco Alfieri, si dice orgoglioso “di dare una sede definitiva e stabile alla BMTA perché la stabilità ci fa guardare al futuro con speranza”, mentre attestati di stima arrivano alla Borsa da parte del mondo culturale italiano ed estero.

È il segno di un lavoro ben fatto che parte da lontano e che anno dopo anno ha raggiunto traguardi che sono diventati nuovi obiettivi da superare.

E infine ci siamo anche noi di MediterraneoAntico nel ruolo di media partner online, che dal 2016 cerchiamo di raccontarvi questo complesso mondo che si articola tra cultura e turismo, districandoci tra tante lingue e culture diverse, tra convegni di studiosi e rievocazioni storiche.

Uno scorcio dell’ex Tabacchificio Cafassi, che oggi ha accolto i visitatori della XXIII edizione della Borsa Mediterranea per il Turismo Archeologico. Ph/ Paolo Bondielli.

Il lavoro svolto in questi mesi dalla Leader Srl, società che organizza la BMTA, si concretizza in numerose e molteplici attività che riescono a rendere gradevoli anche i freddi numeri:

– 150 espositori

– 20 Paesi esteri presenti

– 100 tra conferenze e incontri

– 500 tra relatori e moderatori

– 100 operatori dell’offerta

– 100 giornalisti

Uno degli stand presenti all’interno dell’ex Tabacchificio Cafassi. In particolare si tratta dell’allestimento voluto dal Museo Archeologico di Napoli che anticipa una mostra del prossimo anno, che avrà come soggetto l’archeologia della Sardegna. Ph/Paolo Bondielli.

E poi Archeovirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattiva e virtuale, con 10 produzioni.

Il workshop con i buyers esteri selezionati da ENIT e i tour operator nazionali dell’offerta del turismo culturale ed archeologico.

ArcheoExperience, il mondo delle rievocazioni storiche, degli antichi sapori, di quelle persone che fanno ricerca e ricostruiscono la cultura materiale che diventa così tangibile che si può assaggiare e indossare.

E poi incontri, lavoro, start-up e i premi.

In particolare l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” in ricordo dell’archeologo ucciso barbaramente dell’ISIS mentre cercava di difendere l’area archeologica di Palmira.

Istituito nel 2015 viene assegnato alla scoperta archeologica più rilevante individuata dalle riviste partner della BMTA e votata dal mondo social.

Non vedevamo l’ora di tornare e devo dire che è stato molto più semplice di quanto ci aspettassimo.

È stato come tornare a casa, in una nuova casa ma costruita con gli stessi mattoni, magari disposti in modo diverso. Ma il mattone è argilla ed acqua e mani dell’uomo che gli danno forma. È così da sempre, perché dovrebbe cambiare?

Advertisement
Articolo precedente“Faience – Faenza. Dall’antico Egitto al contemporaneo”. Nuova mostra al Museo Archeologico di Bologna.
Prossimo articoloArcheoexperience alla “Borsa” di Paestum: un viaggio materiale nella nostra storia. (Aggiunte all’articolo le Video interviste)
Paolo Bondielli

Storico, studioso della Civiltà Egizia e del Vicino Oriente Antico da molti anni. Durante le sue ricerche ha realizzato una notevole biblioteca personale, che ha messo a disposizione di appassionati, studiosi e studenti. E’ autore e coautore di saggi storici e per Ananke ha pubblicato “Tutankhamon. Immagini e Testi dall’Ultima Dimora”; “La Stele di Rosetta e il Decreto di Menfi”; “Ramesse II e gli Hittiti. La Battaglia di Qadesh, il Trattato di pace e i matrimoni interdinastici”.

E’ socio fondatore e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Egittologia.net. Ha ideato e dirige in qualità di Direttore Editoriale, il magazine online “MA – MediterraneoAntico”, che raccoglie articoli sull’antico Egitto e sull’archeologia del Mediterraneo. Ha ideato e dirige un progetto che prevede la pubblicazione integrale di alcuni templi dell’antico Egitto. Attualmente, dopo aver effettuato rilevazioni in loco, sta lavorando a una pubblicazione relativa Tempio di Dendera.

E’ membro effettivo del “Min Project”, lo scavo della Missione Archeologica Canario-Toscana presso la Valle dei Nobili a Sheik abd el-Gurna, West Bank, Luxor. Compie regolarmente viaggi in Egitto, sia per svolgere ricerche personali, sia per accompagnare gruppi di persone interessate a tour archeologici, che prevedono la visita di siti di grande interesse storico, ma generalmente trascurati dai grandi tour operator. Svolge regolarmente attività di divulgazione presso circoli culturali e scuole di ogni ordine e grado, proponendo conferenze arricchite da un corposo materiale fotografico, frutto di un’intensa attività di fotografo che si è svolta in Egitto e presso i maggiori musei d’Europa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here