L’archeologia mira alla ricostruzione delle antiche civiltà attraverso lo studio di materiale epigrafico, monumentale, numismatico e dei manufatti che queste hanno prodotto nel corso del tempo.

Molti di questi manufatti, dopo un processo di studio restauro e conservazione, vengono interessati da un processo di musealizzazione, per consentire a tutti noi di riscoprire la nostra storia e il nostro passato, condizione indispensabile per costruire il futuro.

Il museo diventa così luogo indispensabile per un percorso di consapevolezza e crescita personale che va ben oltre l’osservare “cose belle” che generano stupore e ammirazione. Ma chi ha costruito quei reperti? E come li ha costruiti? Quali materiali sono stati utilizzati? E come venivano utilizzati quotidianamente quei reperti?

Ricostruzione di un gioco antico. Si tratta di un gioco di abilità che consiste nell’abbattere dei birilli posizionati oltre una porta. Ricostruzione a cura dell’Associazione Culturale Archeocucina. Ph/Paolo Bondielli.

Queste domande vengono affrontate dall’archeologia sperimentale, che si occupa di ricostruire la cultura materiale attraverso la sperimentazione delle tecniche e delle pratiche antiche, grazie all’impegno di “artigiani” che hanno specifiche conoscenze storico archeologiche in collaborazione con atenei universitari o comunque sotto la supervisione degli archeologi.

Va sottolineato come in questo settore si trovino ad operare persone non qualificate che basandosi su conoscenze superficiali e filologicamente non corrette, propongono rievocazioni del mondo antico non corrispondenti al vero.

L’attività dell’archeologia sperimentale spazia tra diverse aree tutte di grande interesse, legate alle attività che quotidianamente si svolgevano nei centri abitati e nei villaggi. Ci sono archeologi sperimentali che si occupano di cucina, altri di gioielleria, altri ancora ricostruiscono armi, abiti, arredi sacri. Ma anche riti e culti, tecniche di guerra e ricette culinarie compiendo ricerche approfondite in più direzioni, attingendo da testi storici e dalle pitture o statue risalenti al periodo storico di cui si intende fare rievocazione.

L’importanza di queste attività, che per altro consentono di creare interessanti e proficui laboratori didattici rivolti in genere ai più piccoli, non è sfuggita agli organizzatori della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ed hanno organizzato in appositi spazi Archeoexperience, “estraendo” dalle vetrine dei musei reperti di vario genere per renderli testimoni della cultura materiale che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo.

Nella XXIII edizione della BMTA sono presenti professionalità di alto livello che consentono ai visitatori di immergersi nel mondo antico grazie alle loro attività che interessano vari settori della vita quotidiana antica.

Il lavoro del vasaio a cura di Bottega Vestita. Ph/Paolo Bondielli.

La ceramica, forse il più antico e longevo manufatto che ci accompagna fin dagli albori dell’umanità, viene raccontata da Bottega Vestita, un laboratorio di Grottaglie (Taranto) che dal XVI secolo ad oggi, manipolando argilla informe, dà vita a oggetti di altissima qualità. Una storia che è intrisa di Mediterraneo e di scambi ininterrotti, dalle culture magno-greche alla romanità, spingendosi dal Medioevo al rinascimento fino ad oggi. L’interpretazione del materiale si fa qui anche portatrice di messaggi più profondi legati all’immaterialità della dimensione umana, con opere che meriterebbero un approfondimento che in questa sede non è possibile fare.

L’Associazione Culturale “Legio I Italica” (Villadose, Rovigo) rende concrete quelle vie d’acqua del Mediterraneo che hanno spostato merci e uomini avvicinando culture diverse e mischiandole in un crogiuolo di nuove idee in cui possiamo vedere emergere i tratti dell’uomo moderno.

Lo stand dell’Associazione Culturale “Legio I Italica” in piena attività. Ph/Paolo Bondielli.

Di grande interesse lo studio della marina militare romana con l’evoluzione delle naves longae, degli armamenti delle tattiche di combattimento. Senza dimenticare che marinai, soldati, passeggeri, mercanti e armatori erano uomini e donne vissuti in un passato remoto che continua ad affascinare.

Le attività svolte dall’Associazione Culturale “ArcheoCucina” ci ricordano le parole di Seneca: “l’unica felicità è godersi la vita: mangiare, bere, consumare il patrimonio nei piaceri; questo si che è vivere, questo significa non dimenticare che si vive una volta sola” (Lettere a Lucilio, 123, 10).

Un assaggio proposto da Archeocucina basato su ricette antiche, declinate ovviamente in una realizzazione moderna. Notevole il vino speziato! Ph/Paolo Bondielli.

Le loro ricerche storiche mettono al centro il cibo, per raccontare l’alimentazione nell’antica Roma, come mangiavano e come preparavano il cibo dalle origini fino al Tardo Impero, proponendo gli “attrezzi” per cucinare ma anche gli ingredienti utilizzati, consentendo al visitatore l’assaggio di cibi antichi.

Naturalmente il gusto dell’alimento non può essere considerato esattamente come quello antico, perché se da una parte non è sempre possibile ritrovare i medesi ingredienti, dall’altra spesso non sono indicate le dosi. Resta comunque un validissimo strumento di conoscenza che consente a grandi e piccini di capire un tassello importante della cultura di un popolo: la sua alimentazione.

Ricostruzione di un giocattolo antico: un gladiatore. L’elmo può essere tolto e sostituito con quello posato a terra. Nel retro è presente un meccanismo che consente di movimentare il braccio armato di spada. Ph/Paolo Bondielli.

 

Sempre a cura di Archeocucine è l’interessante lavoro sulla ricostruzione di giocattoli antichi, basata sempre su approfondite ricerche storiche, immagini antiche e reperti archeologici venuti alla luce durante gli scavi. Attraverso questa attività è possibile ricostruire almeno in parte il mondo dei bambini, lasciato spesso a margine degli eventi storici.

I gioielli creati da Maria Canevari di Velia Ornameta. Ph/Paolo Bondielli.

Più leggero, ma per sicuramente non meno importante, affrontare il tema dei gioielli nell’antichità. Alla BMTA2021 Maria Canevari di Velia Ornamenta proponendo la riproduzione di gioielli e accessori femminili di Periodo Imperiali (dal I al VI secolo), realizzati con pietre naturali e semipreziose assieme a ottone e argento, questa “bigiotteria storica” consente ai visitatori di indossare i monili che rappresentano la nostra storia antica.

Grande importanza, ed anche grande curiosità, suscita il lavoro de La Bottega di Lucina (Urbisaglia, Macerata), che indaga il lungo viaggio delle calzature che dalla grecità hanno accompagnato il cammino dell’uomo attraverso il mondo etrusco, quello romano e la ricchezza di quello bizantino. Il laboratorio mostra l’applicazione del cuoio e della pelle per produrre calzature ed altri oggetti per agevolare la vita quotidiana degli uomini antichi.

Lo stand La Bottega di Lucina, con le sue realizzazioni ispirate al mondo antico, ma che presentano ancora oggi un design moderno e funzionale. Ph/Paolo Bondielli.

L’affascinante aspetto della guerra antica è oggetto di studio, tra gli altri, dell’Associazione Ruva Leu, con la fedele riproduzione artigianale eseguita utilizzando tecniche antiche delle protezioni individuali di due guerrieri, un comandante e un oplita. Nei laboratori gli esperti fanno luce sulla complessità dell’esercito etrusco e come veniva concepita la guerra nel mondo Rasna.

Lo stand dell’Associazione Ruva Leu. Ph/Paolo Bondielli.

Archeoexperience è un viaggio nel passato che appoggia la sua narrazione nella cultura materiale ricostruita da esperti del settore, in stretta collaborazione con gli archeologi, per fornire a tutti noi una visione concreta del passato, fatta di oggetti e gesti che riflettono il pensiero di uomini distanti da noi nel tempo, ma che mostrano le stesse tensioni emotive e lo stesso desiderio di innovazione. Il grande insegnamento che ne traiamo è che agire per il bene comune è spesso la carta vincente per un esito positivo di azioni, sia per rendere la vita quotidiana più semplice, sia per vincere una guerra.

Riguarda la diretta 4 passi alla BMTA2021 con Paolo Bondielli

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Paolo Bondielli

Storico, studioso della Civiltà Egizia e del Vicino Oriente Antico da molti anni. Durante le sue ricerche ha realizzato una notevole biblioteca personale, che ha messo a disposizione di appassionati, studiosi e studenti. E’ autore e coautore di saggi storici e per Ananke ha pubblicato “Tutankhamon. Immagini e Testi dall’Ultima Dimora”; “La Stele di Rosetta e il Decreto di Menfi”; “Ramesse II e gli Hittiti. La Battaglia di Qadesh, il Trattato di pace e i matrimoni interdinastici”.

E’ socio fondatore e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Egittologia.net. Ha ideato e dirige in qualità di Direttore Editoriale, il magazine online “MA – MediterraneoAntico”, che raccoglie articoli sull’antico Egitto e sull’archeologia del Mediterraneo. Ha ideato e dirige un progetto che prevede la pubblicazione integrale di alcuni templi dell’antico Egitto. Attualmente, dopo aver effettuato rilevazioni in loco, sta lavorando a una pubblicazione relativa Tempio di Dendera.

E’ membro effettivo del “Min Project”, lo scavo della Missione Archeologica Canario-Toscana presso la Valle dei Nobili a Sheik abd el-Gurna, West Bank, Luxor. Compie regolarmente viaggi in Egitto, sia per svolgere ricerche personali, sia per accompagnare gruppi di persone interessate a tour archeologici, che prevedono la visita di siti di grande interesse storico, ma generalmente trascurati dai grandi tour operator. Svolge regolarmente attività di divulgazione presso circoli culturali e scuole di ogni ordine e grado, proponendo conferenze arricchite da un corposo materiale fotografico, frutto di un’intensa attività di fotografo che si è svolta in Egitto e presso i maggiori musei d’Europa.

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