Al Museo archeologico di Reggio Calabria un ciclo di incontri dedicato alla numismatica

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Prosegue nel mese di marzo il ciclo di conferenze proposto dal Museo Archeologico di Reggio Calabria.L’appuntamento consueto è sempre per il giovedì alle 17.30 in Sala Conferenze.Il leit motiv del percorso culturale è quello della monetazione, in coincidenza con la mostra temporanea dedicata alla numismatica ed esposta al MArRC sino a fine mese.

Si parte, dunque, da domani con “Il significato delle monete. La semantica del trono in età greca, romana e romea”, dialogo a cura dei professori Benedetto Carroccio, Mariangela Puglisi e Daniele Castrizio, tutti dell’Università degli Studi di Messina.

Il prossimo giovedì 9 marzo, invece, si parlerà de “La riconquista della Sicilia nell’XI secolo. Il contributo delle monete” a cura del dottor Rocco Aricò, sempre dell’ateneo messinese. Variazione sul filo conduttore del programma, per la dottoressa Grazia Salamone (Unime) che, giovedì 16 marzo, discuterà di “Terina dai molteplici volti. Il racconto di una città attraverso la sua personificazione”.

Si tornerà a parlare di monete il 23 marzo con “Le immagini monetali di un dinamico rinnovamento” con la professoressa Maria Caltabiano, sempre dell’ateneo di Messina, mentre l’ultimo giovedì del mese, giorno 30, il Direttore Carmelo Malacrino e Daniele Castrizio, presenteranno il catalogo della  mostra “Nomisma, Reggio e le sue monete” di cui sono curatori.

«Non potevamo non dedicare un ciclo di incontri alla numismatica – dichiara il Direttore del MArRC Malacrino, considerato il ruolo strategico della monetazione nello studio dell’evoluzione delle culture antiche. Una presenza, quella delle monete, che sancisce il livello di evoluzione di una civiltà, la sua ricchezza e il contributo nello sviluppo dell’economia e del commercio fonti di benessere e prosperità per ogni popolo. Siamo certi che non mancherà l’interesse della cittadinanza nei confronti di questi appuntamenti culturali che si aprono anche al territorio della dirimpettaia Sicilia. Il Museo è una struttura inclusiva e aperta a tutte le espressioni scientifiche e di ricerca – conclude il Direttore – con l’obiettivo di fare rete e contribuire allo sviluppo di tutta l’area del Mediterraneo».

 

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