La notizia è fresca di queste ore, ad annunciarla è lo stesso responsabile del settore musei dell’Alto Egitto, il dott. Ahmed Hemeida: ha preso il via la terza fase costruttiva del Museo Akhenaton, l’infrastruttura che sarà ben presto fruibile al grande pubblico a Minya, l’attuale città sorta nel pressi dell’“Orizzonte di Aton”, la capitale Egizia voluta nel XIV secolo a.C. dall’omonimo faraone ribattezzato poi eretico.
L’operazione dovrebbe costare 200 milioni di sterline circa e includerà l’apporto di tutte le migliorie finali, l’istallazione di teche, attrezzature di sicurezza, dispositivi di monitoraggio e la messa in opera dell’impianto di illuminazione.
Questo intitolato ad Akhenaton sarà il terzo più grande museo d’Egitto dopo il GEM (il Grand Egyptian Museum, la struttura museale in fase di completamento all’ombra delle grandi piramidi di Giza) e al Museo della Civilizzazione di el-Fustat, al Cairo (qui un nostro articolo su questo museo).
Il progetto di questa struttura risale a tanti anni fa: erano gli anni 90 del secolo scorso quando l’allora governatore di el-Minya ebbe l’idea di realizzare un museo non fine a se stesso. La progettazione fu tedesca, ma la pianificazione logistica fu tutta rigorosamente egiziana. Fu così che nel 2005 iniziarono i lavori di costruzione con una spesa sostenuta per la realizzazione delle prime due fasi di circa 130 milioni di sterline. Purtroppo con la rivoluzione del 2011 i lavori furono interrotti e ripresero soltanto nel 2014 per volere del presidente della Repubblica Araba d’Egitto Al-Sisi.
A progetto ultimato avremo un nuovo museo disposto su ben 5 piani che all’interno della sua forma piramidale ospiterà, oltre alle sale espositive, una scuola di restauro, sarà allestita un’area espositiva all’aperto e realizzato un porto per far attraccare le navi da crociera che solcheranno sua maestà il Nilo nel Medio Egitto.
Gli ultimi ritocchi al museo saranno finalizzati soltanto dopo l’apertura del Grand Egyptian Museum; quindi, nel giro di poco tempo, aspettiamoci l’apertura di due grandissimi musei in suolo egiziano.
Io personalmente non vedo l’ora!