Ancora sorprese dal Parco archeologico di Pompei. Ritrovato un anello in oro vicino Porta Stabia

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Grandi o piccole che siano, a Pompei le scoperte fanno sempre notizia. Il ritrovamento di un anello in oro è stato annunciato dal Direttore Massimo Osanna tramite il suo account Instagram e la notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo.

Il gioiello, probabilmente appartenuto ad una fuggiasca, ha sezione circolare e termina con due teste di serpente. Gli occhi, resi con piccole cavità, erano impreziositi con globetti di pasta vitrea verde, di cui solo uno si conserva. Una serie di incisioni ne segnano invece le squame. La tipologia dell’anello è molto diffusa in età imperiale e non si esclude che la donna potesse portare con sé altri gioielli durante la fuga. Il piccolo ma prezioso reperto è stato trovato sulla strada che da Pompei conduceva a Stabiae, poco dopo la porta. Già qualche mese fa, nella zona presso Porta Stabia, interessata da lavori di messa in sicurezza, a venire alla luce furono i solchi dei carri lasciati dai fuggitivi sullo strato di lapillo che man mano si stava depositando durante l’eruzione del 79 d.C. Osanna racconta che il gioiello è stato trovato sopra i basoli, nella zona delle tombe e questo farebbe pensare ad una possibile perdita da parte di una fuggitiva .

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Alessandra Randazzo

Studia Lettere Classiche presso il DICAM dell’Università di Messina. Ha ricoperto il ruolo di redattrice e social media manager per www.mediterraneoantico.it e attualmente per la testata Made in Pompei, inoltre è Ufficio Stampa per la società di videogames storici Entertainment Game Apps, Ltd.
Durante la carriera universitaria ha partecipato a numerose campagne di scavo e ricognizione presso siti siciliani e calabresi.
Per la cattedra di Archeologia e Storia dell’arte Greca e Romana presso il sito dell’antica Finziade, Licata (AG) sotto la direzione del Prof. G.F. La Torre, febbraio-maggio 2012; per la cattedra di Topografia Antica presso Cetraro (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, luglio 2013; per la cattedra di Topografia Antica e Archeologia delle province romane presso il sito di Blanda Julia, scavi nel Foro, Tortora (Cs) sotto la direzione del Prof. F. Mollo, giugno 2016.
Ha inoltre partecipato ai corsi di:
“Tecnica Laser scanning applicata all’archeologia” in collaborazione con il CNR-IPCF di Messina, gennaio 2012;
Rilievo Archeologico manuale e strumentale presso l’area archeologica delle Mura di Rheghion – tratto Via Marina, aprile-maggio 2013;
Analisi e studio dei reperti archeologici “Dallo spot dating all’edizione”, maggio 2014; Geotecnologie applicate ai beni culturali, marzo-aprile 2016.
Collabora occasionalmente con l’ARCHEOPROS snc con cui ha partecipato alle campagne di scavo:
“La struttura fortificata di Serro di Tavola – Sant’Eufemia D’Aspromonte” sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria) e della Dott.ssa M.M. Sica, 1-19 ottobre 2012;
Locri – Località Mannella, Tempio di Persefone sotto la direzione della Dott.ssa R. Agostino (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria), ottobre 2014;
Nel marzo 2014 ha preso infine parte al Progetto “Lavaggio materiali locresi” presso il cantiere Astaldi – loc. Moschetta, Locri (Rc) sotto la direzione della Dott.ssa M.M. Sica.

Collabora attualmente con la redazione di: www.osservarcheologia.eu

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