Avviso importante!

Per migliorare la vostra esperienza di lettura, abbiamo rimosso i banner pubblicitari di Google. Aiutateci a mantenere il sito così e a coprire le spese passando per la nostra pagina Amazon prima di fare acquisti di qualsiasi genere.
A voi non costa nulla, ma per noi è una cosa molto preziosa. Grazie!

Vai alla pagina Amazon

I Giardini del Museo Archeologico di Napoli

Giardini, cortili e spazi aperti sono elementi vitali che sbocciano nelle nostre città dando respiro alla struttura a tratti serrata dell’edilizia storica e moderna, divenendo spazi di aggregazione comune. Lo stesso si può dire per i cortili che spesso si aprono nei palazzi storici e nei complessi monastici e conventuali, luoghi privati ma allo stesso tempo spazi in cui condividere momenti di vita comune; questo avviene al MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) dove tre grandi spazi aperti impreziosiscono il museo, donando luce alle sale che vi si affacciano. Ma per capire bene questi luoghi è necessario parlare della loro evoluzione nel corso dei secoli, soprattutto in termini di utilizzo dello spazio. La principale funzione di questi spazi aperti, nell’epoca del loro maggior splendore, era l’esposizione di sculture che vede i suoi precedenti nella storia antica fino ad arrivare al mondo ellenistico-romano. A partire dal Cinquecento fu ripresa la consuetudine di esporre opere in marmo nei giardini di ville e complessi cittadini, in particolare a Roma con il Cortile del Belvedere, Palazzo Chigi (La Farnesina) ed i giardini vaticani, a Firenze con il giardino di Boboli e a seguire con il giardino del Museo Archeologico Nazionale di Firenze di chiara matrice ottocentesca.

Localizzato a Casablanca il Guercino rubato a Modena

Nella serata del 15 febbraio 2016, attraverso il canale Interpol, le Autorità marocchine hanno comunicato che, nel corso di attività investigative nei confronti di tre connazionali, è stata rinvenuta una tela di notevoli dimensioni che poteva essere riconducibile ad un furto avvenuto in Italia.Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, attraverso la propria Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, infatti, ha immediatamente identificato il dipinto rinvenuto quale l'olio su tela, raffigurante “Madonna con i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo” del noto pittore Giovanni Francesco Barbieri detto “Guercino”.

Natività del Quattrocento senese in mostra a Palazzo Sansedoni

In occasione delle festività e del consueto cartellone natalizio della città “Tutto il Natale di Siena”, promosso dal Comune di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena torna ad ospitare presso la propria sede una rassegna pittorica incentrata sul tema della Natività ideata da Vernice Progetti. Dal 12 al 22 dicembre 2016 sarà possibile ammirare presso l’anticappella di Palazzo Sansedoni un’esposizione di quattro dipinti rappresentanti la Natività di Gesù eseguiti nella seconda metà del XV secolo, in piena epoca rinascimentale.

Ancora reperti rubati restituiti all’Italia

Il manoscritto miniato, noto come Codice D, è stato creato tra il 1335 e il 1345. In data ignota e’ stata rimossa una pagina con la lettera iniziale “L”, raffigurante Santa Lucia. Nel 1952 la pagina è stata acquistata, in buona fede, dal Cleveland Museum of Art, dopo che era stata etichettata in maniera errata. La pagina mancante e’ stata rinvenuta molti anni dopo da storici dell'arte in un catalogo on-line. La pagina verrà dunque restituita al suo paese d'origine in tempo per la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre.

La Venere resterà nelle Marche durante le festività

La Venere di Urbino, celeberrimo dipinto di Tiziano, acquisito proprio per abbellire le stanze del Palazzo Ducale di Urbino e giunta nelle collezioni medicee grazie al matrimonio di Vittoria della Rovere, ultima erede della dinastia urbinate, rimarrà nelle Marche fino all’8 gennaio 2017.

Recuperati tre dipinti dell’800 trafugati a Roma nel 1983

Nell’ambito delle attività volte a contrastare il fenomeno del traffico illecito di opere d’arte, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia a seguito di una prima articolata fase di indagine, pienamente condivisa dall’AG, hanno proceduto al sequestro di tre dipinti facenti parte del compendio di opere d’arte sottratte illecitamente in Roma all’ex associazione culturale Ergoniana di Sapientia (oggi con sede in Sutri (VT) “associazione Marcello Creti”) il 31.05.1983