L’Egitto arriva a Pompei
In anteprima oggi per la stampa e da domani 20 aprile fruibile per tutti fino al 2 novembre 2016, la seconda tappa del grande evento “Egitto-Pompei” che ha visto arrivare per la prima volta dal Museo Egizio di Torino nella restaurata Palestra Grande del sito vesuviano otto statue colossali, una del re Thutmosi I e sette della terribile Sekhmet, dea egizia della testa leonina, inquietante e misteriosa, dispensatrice di abbondanza, ma allo stesso tempo potenza devastatrice temuta dagli uomini.
Visita della delegazione della Commissione Europea agli scavi di Pompei
E’ di questa mattina la visita della delegazione della Commissione Europea agli scavi di Pompei, accompagnati dal Sottosegretario ai beni culturali e al turismo Antimo Cesaro, e accolti dal Direttore Generale Massimo Osanna e dal Direttore Generale del Grande Progetto Pompei Luigi Curatoli.
Lucus Feroniae. Area Archeologica, Antiquarium e Villa dei Volusii
Un importante progetto di valorizzazione territoriale vede oggi la sua completa realizzazione grazie all’azione congiunta della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale (oggi Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale) e la Società ARCUS. Si riaprono al pubblico, con aspetto rinnovato e in unico percorso di visita, la suggestiva area archeologica di VI-III secolo a.C. del santuario del Lucus Feroniae (bosco sacro dedicato a Feronia, dea italica della fertilità dei campi e propiziatrice dei commerci), la contigua colonia romana del I secolo a.C. (Iulia Felix Lucoferonensium), con l’annesso Antiquarium, nel comune di Capena, e la villa dei Volusii Saturnini, nel comune di Fiano Romano.
Tomba della Sfinge: percorso attrezzato.
Il 15 aprile nel Parco Naturalistico Archeologico di Vulci sarà inaugurato ed aperto al pubblico un nuovo settore all’interno della Necropoli dell'Osteria, una delle più importanti aree di sepoltura della città etrusca di Vulci.
Gli Sposi etruschi griffati Giorgetto Giugiaro
Da domenica 10 aprile 2016 il famosissimo Sarcofago degli Sposi torna a Cerveteri, a quasi centocinquanta anni dalla sua scoperta nella necropoli della Banditaccia. Non si tratta dell’originale conservato a Roma nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e ormai strettamente correlato alla storia di quel museo, ma di una riproduzione fedele griffata Giorgetto Giugiaro.
Il gioco delle noci
Quello che forse non si sa è che oltre al valore rituale e alimentare la noce era uno dei giochi preferiti dei bimbi romani, sia maschi che femmine, che la ritenevano un vero e proprio bottino prezioso da conservare dentro dei sacchetti appositi. Un po’ come le “figurine” moderne erano infatti oggetto di accumulo e sfide in partite organizzate con i propri compagni di gioco. Le noci erano così identificative con l’età dei più piccoli, che il periodo dell’infanzia era chiamato “il tempo delle noci” e ne troviamo eco anche nei poeti antichi.