I notturni dei Vaticani
Anche quest’anno, i Musei Vaticani rinnovano l’ormai consueto appuntamento con le aperture notturne spalancando, dal 6 maggio al 29 luglio e dal 2 settembre al 28 ottobre 2016, tutti i venerdì dalle 19,00 alle 23,00 (ultimo ingresso alle ore 21,30), le loro porte al tramonto. I Notturni vogliono in primo luogo confermare un’attenzione particolare dei Musei Vaticani verso il pubblico romano. L’invito, infatti, oltre che alle migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, è rivolto principalmente verso tutti quei cittadini che desiderano contemplare gli inestimabili tesori custoditi nelle gallerie pontificie ma non ne hanno occasione, durante i consueti orari di apertura, perché impegnati nelle attività familiari e lavorative del giorno.
Sham el Nessim, una festa di 4700 anni
Oggi in Egitto viene celebrata la festa di Sham el Nessim, una ricorrenza festeggiata tanto dai cristiani quanto dai mussulmani che cade esattamente il lunedì successivo alla Pasqua Copta, un po’ come la nostra Pasquetta. In pochi sanno, però, che questa festa risale almeno a 4700 anni fa, ovvero verso la fine della III dinastia dell’antica civiltà egizia, e che ha inglobato in essa antichi riti sopravvissuti sia al processo di cristianizzazione che alla dominazione araba.
De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e...
Sabato 14 maggio 2016, alle ore 11.00 presso la Sala Mercatorum del Museo dei Tasso e della Storia postale (Portici di Cornello, Camerata Cornello -Bg-) si terrà l’inaugurazione della mostra “De itinere epistulae. La posta nell’impero romano tra la Postumia e l’Aemilia” con l’emissione di un annullo filatelico dedicato. La mostra “De itinere epistulae. la storia della posta nell’antica Roma tra la via Aemilia e la Postumia” parte da uno studio di Valeria Menichini e Sergio Leali del Circolo Filatelico Numismatico Banino sulla storia della posta nell’antica Roma.
Il nuovo Museo archeologico di Reggio Calabria
Il clima che ci porta al Museo archeologico di Reggio Calabria è quello delle grandi feste, non solo perché oggi all’inaugurazione erano presenti, oltre le autorità locali, anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, ma perchè la città attendeva da ben dieci anni la riapertura di questo grande polo museale calabrese. Il nuovo museo non è solo quello dei Bronzi di Riace, forse i reperti più identificativi della Calabria archeologica, ma l’obiettivo della nuova dirigenza, capitanata da Carmelo Malacrino, è quello di restituire all’Italia e al mondo un luogo nuovo che conserva e illustra l’ascesa, il lusso e il declino della civiltà della Magna Grecia nata dall’incontro dei coloni Greci con le popolazioni indigene locali.
L’antica propaganda elettorale
Oggi come nelle città romane di duemila anni fa le elezioni politiche erano precedute da un’intensa campagna elettorale. Il tragico evento vulcanico del 79 d.C. ha permesso la conservazione di molti aspetti della vita quotidiana e quindi politica comprese le scritte elettorali rinvenute dipinte sui muri degli edifici pubblici di Pompei.
Riapre l’Antiquarium di Pompei. In mostra la devozione antica e moderna.
Ancora novità dal grande cantiere di Pompei, questa volta con la riapertura dopo 36 anni di buio di uno dei luoghi simbolo della città di Fiorelli e poi di Maiuri, cioè l’Antiquarium. La sua storia comincia nel lontano 1873-1874 quando l’allora direttore degli scavi Giuseppe Fiorelli lo fece realizzare nella sottostante terrazza del tempio di Venere con affaccio verso Porta Marina per ospitare una serie di reperti maggiormente rappresentativi della vita quotidiana di Pompei, oltre alcuni calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d.C.