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Rientra al MArRC la coppa di Varapodio e domenica ingresso gratuito...

Un weekend all'insegna dell'arte e della bellezza al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Come ogni sabato torna "Notti d'estate", con ingresso a 3 euro a partire dalle ore 20.00 e sino alle 23.00 (ultimo ingresso alle 22.30). «Torna al Museo la coppa di Varapodio, in prestito, per alcuni mesi, al Metropolitan Museum of Art di New York - afferma il Direttore Carmelo Malacrino. Il reperto sarà esposto da domani sera, insieme al prezioso corredo funerario ritrovato nel 1904 nel comune aspromontano.

Ramesse II: Grande anche nello sport?

Chi non conosce Ramesse il Grande e la sua tanto celebrata battaglia di Kadesh! Nonostante quanto ci è pervenuto dai testi incisi in numerosi templi d’Egitto, ben sappiamo che la battaglia ebbe tutt’altro epilogo e le esasperazioni propagandistiche, secondo le quali Ramesse II avrebbe annientato da solo l’esercito Ittita grazie all’aiuto di suo “padre” Amon, non possono essere accettate. Tuttavia è probabile che il celebre sovrano egizio fosse davvero un prode soldato ed un abile atleta.

Auriga di Delfi

Statua di bronzo giunta fino ai nostri giorni perché sepolta nel 373 a.C. da un disastroso terremoto: doveva verosimilmente collocarsi sulla terrazza che sovrasta il tempio di Apollo a Delfi, a fianco del teatro, dove furono rinvenuti nel 1896 frammenti di una quadriga in bronzo e di una base con dedica a Polyzalos, tiranno di Gela, della potente famiglia dei Dinomenidi.

Atlete in bikini dalla Villa del Casale

Anche le donne praticavano sport nell’antichità. Sono forse poche le rappresentazioni visive, ma di grande fascino e di suggestiva impressione è sicuramente un celebre...

Il Discobolo e l’attimo sospeso

Una delle migliori copie del Discobolo è la copia Lancellotti, così chiamata dal nome della famiglia che l’acquistò. Venne trovata a Roma sull’Esquilino nell’area degli Horti Lamiani. La statua risale al II secolo d.C., da notare il sostegno a forma di troco di palma e il puntello che collega la mano sinistra al polpaccio destro che sono estranei alla figura originale.

Un faraone che amava lo sport: Amenhotep II

Quale degno figlio di una “celebrità sportiva” nella caccia e nel tiro con l’arco, è noto come il faraone andasse fiero delle proprie abilità atletiche, infatti eccelleva in diverse discipline tra cui possiamo annoverare il tiro con l’arco, la corsa, l’equitazione ed era anche un esperto vogatore; tutte discipline che possiamo dire essere legate all’esercizio preparatorio per la guerra.