Scoperto a Luqsor il primo giardino funerario
Quella annunciata oggi dal Ministero delle Antichità egiziano non è solo una nuova scoperta, ma una scoperta del tutto nuova: si tratta della prima testimonianza archeologica di un giardino funerario di 4000 anni fa. Si era a conoscenza della presenza di questa area cultuale grazie ai modellini funerari e alle varie rappresentazioni presenti sulle pareti delle tombe del Nuovo Regno, dove un piccolo giardino quadrato veniva raffigurato all’ingresso del monumento funebre con un paio di alberi accanto ad esso, ma archeologicamente, finora, non ne era mai stata trovata nessuna traccia.
Un cittadino illustre di Reggio Calabria: il poeta Ibico
Ibico fu un poeta greco nato nell’antica città di Rhegion intorno al VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, figlio di Fitio, si sarebbe formato alla scuola del famoso poeta siciliano Stesicoro. Sappiamo che si trasferì a Samo e visse alla corte del tiranno Eace, per chi data il suo arrivo sull’isola intorno al 564-540 a.C., oppure, presso la corte del figlio di Policrate, per chi come Eusebio fissa l’arrivo del poeta a Samo introno al 536-532 a.C. Lì incontrò un altro celebre poeta greco, Anacreonte.
Il governo in mano al migliore. Traiano, l’optimus princeps
Non sappiamo chi fu l’autore di questa straordinaria opera, forse Apollodoro di Damasco, ma sappiamo che ha lasciato ai contemporanei e ai posteri un’opera straordinaria che coniuga il gusto romano per il rilievo storico allo spirito ellenistico, esaltando una figura, quella di Traiano, che esula dal trascendentale ma lo restituisce umanamente al popolo che tanto lo ha amato e che ha fatto dire ad un personaggio come Plinio, autorevole esponente del senato, che Traiano era “uno di noi”.
Il Museo Egizio celebra la festa dei lavoratori con la visita...
Domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio, in occasione della festa dei lavoratori, il Museo Egizio - via Accademia delle Scienza 6 - propone la vista guidata “Il lavoro nell’Egitto faraonico”.
Primo Maggio con gli Etruschi di Marzabotto
Anche questanno, in occasione della Festa del Lavoro, il Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria e larea archeologica di Marzabotto rinunciano alla chiusura del 1° maggio (coincidente con quella del lunedì) per consentire a cittadini e turisti di apprezzare i propri scavi e collezioni.
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale presenta i sequestri alla stampa
Lo screening investigativo, in ultimo, ha permesso di far emergere alcuni trasferimenti “anomali” tra gli Stati Uniti e l’Italia: a differenza delle importazioni di beni d'arte italiani a cui si è già abituati, in questo caso gli agenti speciali dell’HSi‐ICE hanno segnalato un’operazione opposta, acquisti da parte di un cittadino italiano.

















