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Metro C. Viaggio metropolitano nella storia di Roma

La realizzazione della Linea C della metropolitana di Roma ha richiesto una particolare attenzione per quanto riguarda gli aspetti archeologici della città, sia in...

Sere d’estate al Museo Etrusco di Villa Giulia

Partono sabato 15 luglio 12 aperture serali straordinarie del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con un’estensione dell’orariofino alle 22.30. Calendario delle 12 aperture: 15, 22, 29 luglio; 5 agosto; 2,...

Monete incuse. Indice di arcaicità e riflesso di un’epoca

Durante la fase iniziale della loro monetazione alcune città dell’Italia Meridionale e della Sicilia coniarono delle monete definite incuse. Questi particolarissimi documenti monetali si datano alla seconda metà del VI secolo a.C., ma si rifanno ad un importante archetipo: i Rovesci delle monete arcaiche emesse dalle città della Grecia propria e da quelle ellenizzate nel Mediterraneo Orientale . Il termine “incuso” deriva dal latino incusus, participio passato di incudere, e ha l’accezione di “imprimere col conio” . Nella scienza che studia le monete, la Numismatica, si fa riferimento ai documenti che presentano l’impronta del conio in incavo piuttosto che in rilievo. Il lemma viene adottato sempre in associazione alla parola “moneta”. Si parla difatti di monete incuse, monete col tipo incuso, monete col Rovescio incuso. È proprio il Rovescio ad essere realizzato con questa peculiare tecnica, e ad ospitare un tipo (o immagine monetale) differente da quello del Diritto per fattura e caratteristiche intrinseche. Le monete incuse si distinguono in monete col quadrato incuso e monete col Rovescio incuso . La loro forma è già di per sé un indice di arcaicità: il tondello è spesso, irregolare, sovente allungato . Con il passare del tempo e l’evolversi delle tecniche di coniazione, i tondelli di metallo diverranno sempre più sottili, regolari e di forma circolare.

Incontri d’estate nell’antica Sybaris

L’estate 2017 vede l’antico sito archeologico di Sibari, dove Zanotti Bianco avviò nel 1932 quelle ricerche che riportarono alla luce resti monumentali e un...

Lettere da Vindolanda. Ritrovate altre 25 tavolette nel forte romano

Vindolanda, situata a metà strada tra la foce del fiume Solway e quella del Tyne, fu un forte Romano in Britannia a sud della...

Il complesso di Moregine e il programma decorativo neroniano

Fin dal momento del ritrovamento nel lontano 1959, in occasione dei lavori di costruzione dell’autostrada Napoli-Salerno, la porzione di edificio messa in luce in...